Home » Editoriale Calcio » Jashari, ora basta. I bluff dell’Inter e i problemi della Juve: se invece fosse il Milan…

Jashari, ora basta. I bluff dell’Inter e i problemi della Juve: se invece fosse il Milan…

Nei corsi e ricorsi storici del mercato, i tifosi del Milan sono chiamati a fare gli scongiuri. Perché l’ultima volta che il Bruges ha portato avanti una trattativa allo sfinimento, nonostante un’offerta ricca, alla fine il giocatore è arrivato, sì, ma sarebbe stato meglio che non fosse arrivato. Scaramanzia a parte, la vicenda Jashari sta assumendo contorni grotteschi e non certo per colpa del Milan, che però ora è chiamato a reagire: un ultimatum è d’obbligo, per poi poter ripiegare rapidamente su un altro giocatore, ovviamente non meno forte, nel caso di rifiuto effettivo. Questo “ghosting” denota il fatto che i belgi sappiano trattare solo con chi gli strapaga i giocatori, vedi gli inglesi: nel caso poi, sarà un problema loro capire come riallacciare con un ragazzo che ha deciso già da settimane di vestire solo la maglia rossonera.
Tare, ds Milan


Quanto è importante la narrazione. C’è chi racconta in giro di poter incassare più di 30 milioni per un giocatore che non ha mercato nemmeno per la metà, a maggior ragione dopo un’annata opaca e dopo che il suo capitano e il suo presidente lo hanno messo alla berlina pubblica. Poi si dà il caso che, davanti alla realtà, i bluff spariscano, in uscita come in entrata (Ederson… forse il portiere del City?). Ai milanisti chiedo: meglio vendere, a 25 milioni e in Arabia, un anno prima della scadenza, un giocatore che da due anni è crollato in campo e fuori… o rinnovare il contratto di uno dei migliori laterali del mondo, con una clausola a 25 milioni valida per tutti? Eppure al Milan ci sono gli incompetenti e altrove i fenomeni. Non è che forse ogni mondo è paese e l’erba del vicino è sempre più verde? Forse eh. Forse.

Il difensore dell’Inter, Denzel Dumfries

A tal proposito, sulla punta: il Milan lascia alla Juve il problema – enorme – che è della Juve e fin quando tale rimarrà, non vuole essere strumentalizzato dalle parti in causa. Vlahovic è forte e piace a tutti, ma le smentite secche di Casa Milan indicano solo una cosa: che si risolvano le loro beghe in serenità, poi tra qualche settimana se ne parla. Se la Juve ha bisogno del Milan, che telefoni: troverà disponibilità, ma alle condizioni rossonere, magari pensando di abbuonare qualche bonus di Kalulu qui e lì e inserendo qualche altro bonus per il cartellino di Dusan, da rilevare sostanzialmente a poco e nulla. E lo stesso vale per il giocatore: i 12 milioni di quest’anno, sono da pretendere dalla Juve e solo dalla Juve. Con un nuovo club si può ragionare su cifre diverse, più di mercato reale, dimezzate: sulla differenza per questi 12 mesi, citofonare alla Continassa. Si può fare? Ben venga. Altrimenti, il Milan guarderà altrove. Ma col rischio che a perderci, siano davvero tutti.

Change privacy settings
×