
Bufera intorno al giovane talento del Barcellona, Lamine Yamal, che ieri è finito al centro di una polemica esplosiva proprio nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Durante la festa organizzata per celebrare la maggiore età, l’attaccante avrebbe ingaggiato persone affette da nanismo per esibirsi in spettacoli e attività di intrattenimento, scatenando l’indignazione di un’associazione spagnola per i diritti delle persone con disabilità.
Il comunicato dell’ADEE
A denunciare pubblicamente l’accaduto è stata l’Asociación ADEE (Associazione delle persone con acondroplasia e altre displasie scheletriche con nanismo). Nel comunicato ufficiale pubblicato sui social e sul sito dell’associazione, si legge: “Oggi è stato reso noto che, durante i festeggiamenti per il compleanno del giovane calciatore Lamine Yamal, figura simbolica del calcio spagnolo, diverse persone affette da nanismo sono state ingaggiate per partecipare a delle attività di intrattenimento, con il solo scopo di fungere da attrazione o spettacolo. Per l’associazione, questo tipo di pratica è inaccettabile, perché perpetua stereotipi, alimenta la discriminazione e lede l’immagine e i diritti delle persone affette da nanismo e, più in generale, dell’intera comunità delle persone con disabilità.
Gli spettacoli o le attività ricreative in cui vengono utilizzate persone disabili – o con altre caratteristiche particolari – al solo fine di suscitare derisione, ridicolo o scherno da parte del pubblico, sono vietati. Quando una persona influente fa ricorso a tali pratiche, il danno è ancora più grave, perché trasmette l’idea che la discriminazione sia accettabile o trascurabile, specialmente tra i più giovani.
È responsabilità di tutti noi eliminare definitivamente l’oggettivazione della diversità e educare ai valori del rispetto e dell’uguaglianza.”






