Le linee guida tracciate dal Presidente Marotta nella conferenza stampa di apertura della stagione alla presenza di mister Chivu, attendono di diventare operative già nelle prossime ore. La riunione di Lega offrirà l’occasione per un confronto diretto con l’Atalanta per arrivare a dama nell’affare Lookman. I milanesi predisporranno un rilancio per il nigeriano con la prospettiva di andare a segno, mettendo fine ad una trattativa nata con la prima offerta interista al management della Dea alla quale era giunto un netto rifiuto da parte degli orobici.

La proposta di avvicinerà sensibilmente a quota 50, arrivando dunque ad assumere contorni decisamente più appetibili per l’Atalanta che poi deciderà se concedere il via libera permettendo così al nigeriano di soddisfare la sua fame di top club. Un’offerta che magari salterà quel passaggio intermedio del semplice cambio di formula, passando al titolo definitivo, ma restando su cifre ancora troppo lontane dalle richieste della proprietà della Dea: si potrebbe andare direttamente alla chiamata definitiva che possa portare alla chiusura nei tempi preannunciati e confermati dallo stesso Marotta nelle ultime ore.

Nel frattempo i milanesi lavorano su più tavoli, provando a gestire anche la situazione dei calciatori in esubero e che non fanno parte del progetto che verrà. Asllani ha rifiutato ogni destinazione al di fuori della Serie A, mentre per Taremi le voci dal Brasile sono rimaste tali senza avere basi di concretezza nelle quali l’Inter sperava. Poi sarà il turno di Sebastiano Esposito, che deve solo scegliere la sua meta preferita tra le tante società che si sono fatte avanti, Tomas Palacios senza escludere altre prospettive per la linea mediana, in presenza di offerte consone che per il momento non sono ancora pervenute in viale della Liberazione.
Una volta completato il tesoretto, i nerazzurri decideranno come investire la cifra a disposizione. Leoni è il principale obiettivo per la difesa, ma la base d’asta fissata dal Parma non è in linea con le considerazioni del management nerazzurro. Ed allora attenzione alla prospettiva che un eventuale ulteriore nuovo innesto possa arrivare ma in un reparto diverso da quello difensivo. Del resto, la retroguardia a livello numerico è già completa e verrebbe modificata a livello di struttura solo se la prima scelta Leoni dovesse essere effettivamente messa a disposizione del suo mentore Cristian Chivu.






