Il tennis sembra essere stato sconvolto da una questione non solo inaspettata, ma anche gravissima: cosa è successo.
Il tennis è uno degli sport più competitivi e amati in assoluto. Non soltanto grazie alle prestazioni che Jannik Sinner è stato capace di offrire negli ultimi anni, e più in generale alla crescita dell’intero movimento italiano, ma fin dal 1900 è sempre stato uno sport davvero seguitissimo.

Merito, questo, di eventi iconici come Wimbledon e di atleti formidabili come Novak Djokovic, Roger Federer, Rafael Nadal e molti altri ancora.
Campioni e tornei hanno contribuito molto a rendere il tennis quel che è nel 2025, anche se le notizie che vorremmo semplicemente dimenticare ci sono anche in relazione a questa disciplina. L’ultima news in particolare non può fare altro che fare storcere il naso a chiunque. Negli ultimi giorni, infatti, è avvenuto un sequestro e concussione, scopriamo per quale motivo in particolare.
Tennis sconvolto, quanto accaduto è gravissimo: i dettagli
Ci riferiamo a quanto raccontato dal tennista argentino Thiago Agustin Tirante, mentre si trovava in transito all’aeroporto di Cancun, descritto sui social dallo stesso parlando di corruzione. Ma di cosa si tratta? Procediamo con ordine. Come raccontato, appena arrivato è stato controllato. I funzionari hanno visto alcuni rotoli di corda per le sue racchette e l’atleta ha spiegato che erano materiale necessario per la sua professione.

Questi, però, non hanno accettato quanto definito da lui, sostenendo che non potevano considerarli beni personali: “Mi hanno detto che avrei dovuto pagare il 19% della merce a titolo di imposta. Ho chiesto che mi venisse mostrato il testo della legge o un documento che attestasse la legittimità della richiesta, e mi hanno risposto che senza il pagamento del tributo non mi avrebbero restituito il passaporto”. E così, il tennista sudamericano si è sentito in dovere di pagare. Lui ha definito quanto accaduto corruzione. Anche se, probabilmente, quando da lui raccontato è più paragonabile alla concussione.
Comunque, in passato le autorità dell’aeroporto in questione avevano fatto parlare di loro per l’applicazione molto rigida di una regola che permetteva ai viaggiatori l’ingresso ina eroporto con un solo dispositivo elettronico, e se ce n’erano altri il possessore era obbligato a pagare una tassa. Ad ogni modo, a quanto pare questa situazione si è sbloccata nell’ottobre 2024 grazie a un accordo governativo con l’autorità regionale. Può sembrare eccessiva come rigidità, ma ad ogni modo ogni Paese ha le sue regole, che vanno rispettate anche quando ci sembrano fin troppo stringenti.






