La MotoGP è uno degli sport più seguiti in assoluto, proprio per questa ragione fanno discutere le ultime dichiarazioni.
La MotoGP è uno degli sport più apprezzati e riconosciuti in tutto il mondo, specialmente fra quelli motoristici. Oltre alla F1, non ci sono altre categorie seguite al solito modo o anche di più, quindi è chiaro che la classe regina del motomondiale è davvero molto apprezzata. Tuttavia, non sempre le cose si muovono nella direzione più giusta e corretta.

Come accaduto in questo caso, infatti, la categoria per eccellenza del motociclismo è finita al centro di una critica davvero importante e di grande portata.
Non riguarda soltanto una questione tecnica, ma anche di sicurezza, quindi è chiaramente un tema davvero di grande importanza. Ragion per cui, abbiamo deciso di parlarvene, dato che certe dichiarazioni hanno portato a un sacco di discussioni nelle ultime ore: scopriamo i dettagli a riguardo.
MotoGP, che batosta: i dettagli
Casey Stoner non è famoso per essere una personalità che le manda a dire, e anche stavolta è stato così. Il due volte campione del mondo di MotoGP, ritiratosi nel 2012, ai microfoni di Autosport ha voluto dire la sua sulle tante novità tecniche che anche in Austria sono state notate. Una in particolare, quella relativa alla stabilizzazione elettronica dello slittamento, con l’obiettivo di ridurre le potenziali conseguenze di un highside.

Qualcosa che non è stato molto apprezzato da Stoner, che ha commentato così questa decisione: “Stiamo trasformando gli ingegneri in campioni, non i piloti in campioni. Stiamo entrando in un’era in cui vengono ripetuti tutti gli errori commessi dalla Formula Uno”. In merito all’aggiornamento, il fuoriclasse australiano non c’è andato leggero, sottolineando che secondo il suo parere “hai quasi 300 cavalli e puoi girare l’acceleratore e non succede niente. Hai i migliori piloti del mondo che guidano le moto più facili da guidare al mondo. Devi solo frenare forte ed entrare in curva, non conta l’abilità”.
Appare chiaro il fatto che per il campione iridato del 2007 e del 2011 non si tratta affatto di un miglioramento, anche da un punto di vista della sicurezza. Stando alle sue parole, l’ex Ducati e Honda ritiene che, qualora venga tolto il controllo della parte posteriore della moto, si perde ogni timore e i piloti inizieranno a spingere ancora più forte sulla parte anteriore della moto. Se gli stessi perdono l’anteriore, il rischio è che tornino in pista con conseguenze che possono essere davvero spaventose. Per Stoner, quindi, aumenterà la velocità massima a fine rettilineo, con un margine di errore in frenata minimo.






