Ducati è ormai costantemente al centro dell’attenzione in MotoGP, e non soltanto per il dominio targato Marc Marquez.
La Ducati è sempre al centro dell’attenzione in MotoGP. In tal senso, è di grande aiuto sicuramente il filotto di vittorie che vede grande protagonista Marc Marquez e il team ufficiale della casa costruttrice di Borgo Panigale.

Un successo davvero dietro l’altro per il team italiano, che a questo punto attende soltanto la matematica conferma di aver agguantato anche nell’arco di questa stagione praticamente tutti i mondiali conquistabili all’interno della classe regina del motomondiale.
Per quanto riguarda il marchio italiano, però, è stato svelato un retroscena incredibile e del quale in pochi molto probabilmente sono a conoscenza. Una rivelazione del genere non è cosa di tutti i giorni, quindi è anche piuttosto normale che possa essere considerata a dir poco sorprendente da appassionati e addetti ai lavori.
Ducati, volano stracci: il racconto incredibile
Ciò a cui facciamo riferimento è un periodo storico ben lontano da quello attuale, che vede la Ducati assoluta dominatrice della MotoGP. In passato, però, le cose stavano diversamente. C’è stato un periodo, infatti, in cui anche solo parlare di titolo mondiale per il team italiano era pura utopia, laddove un solo pilota veniva considerato l’uomo dei miracoli. Parliamo di Casey Stoner, protagonista di un retroscena svelato recentemente dallo storico capotecnico di Ducati Cristian Gabarrini, che dopo il ritiro dell’australiano si è occupato anche di Jorge Lorenzo e Francesco Bagnaia.

Questi, in particolar modo, è stato ospite del podcast di Andrea Migno, MigBabol. Nella lunga intervista che lo ha visto protagonista, ha parlato del secondo test effetuato nel 2007 da Stoner, rivelando un aneddoto divertente e che dà anche l’idea della straordinaria sensibilità di cui era dotato il fuoriclasse due volte campione del mondo di MotoGP. Stando alle sue parole, “Casey rientrò a piedi dicendo che aveva lasciato la moto appoggiata al muretto perché il motore si stava rompendo, e siccome non voleva romperlo del tutto se n’è tornato a piedi ai box”. Fin qui tutto chiaro. I meccanici hanno dunque recuperato la moto, scaricato i dati e notato che apparentemente la moto non aveva alcun tipo di problema.
E così, il team riaccende la moto, facendo due o tre avviamenti, riscarica i dati, ed è ancora tutto perfetto. Proprio per questo, Gabarrini dice a Stoner che bisognava usare di nuovo quella moto, e lui gli dice di nuovo che il motore è rotto.Torna comunque in pista; tempo mezzo giro e il motore si rompe effettivamente. In seguito, “Casey torna al box a piedi e con la sua solita delicatezza mi prende per la maglietta perché voleva che sentissi bene e mi dice ‘Se io ti dico che la moto si sta rompendo, significa che la moto si sta rompendo’. Questo era Casey Stoner”.






