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Mondiali nuoto, furto e arresto dopo la gara: interviene il Governo

Un caso clamoroso che ha scosso il mondo dello sport: furto e arresto dopo i Mondiali di nuoto. Una vicenda che ha coinvolto anche il Governo 

Due atlete di punta del nuoto internazionale si sono ritrovate coinvolte in una vicenda che ha attirato l’attenzione di tutto il mondo sportivo. Dopo aver partecipato ai Mondiali di Nuoto a Singapore, un episodio imprevisto ha portato a un fermo per furto.

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Mondiali nuoto, furto e arresto dopo la gara: interviene il Governo (Foto Instagram) – Sportitalia.it

Un episodio sgradevole che ha portato le atlete coinvolte a dover affrontare una situazione ben più complessa di quanto avessero immaginato: l’arresto e l’intervento delle autorità locali e della diplomazia. La vicenda ha scatenato una serie di polemiche mediatiche, con i social che si sono subito scagliati contro le protagoniste, alimentando una vera e propria gogna pubblica.

Scandalo dopo i Mondiali di nuoto: fermate due atlete sospettate di furto

Un episodio che ha suscitato molta attenzione mediatica, coinvolgendo le due nuotatrici azzurre Benedetta Pilato e Chiara Tarantino. Dopo una breve vacanza a Bali, le due atlete, tornate da Singapore dove avevano preso parte ai Mondiali di nuoto, sono state fermate dalle autorità aeroportuali con l’accusa di furto.

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Scandalo dopo i Mondiali di nuoto: fermate due atlete sospettate di furto (Foto Instagram) – Sportitalia.it

Secondo le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza, Tarantino sarebbe stata vista inserire alcune boccette di olio essenziale nella borsa di Pilato, oggetti che non erano stati pagati al negozio dell’aeroporto. Pilato e Tarantino sono state fermate per ore e sottoposte a interrogatori, mentre le compagne di viaggio Anita Bottazzo e Sofia Morini sono state subito rilasciate, non essendo coinvolte nella vicenda.

La situazione ha richiesto l’intervento delle autorità italiane: l’ambasciata italiana a Singapore è stata immediatamente allertata e, grazie alla collaborazione delle due atlete con le autorità locali, la questione è stata risolta in breve tempo, grazie anche all’intervento della Farnesina con l’intervento di Antonio Tajani, Ministro degli Esteri.

Non sono stati presi provvedimenti legali contro le nuotatrici, ma sono stati invitate a non ripetere simili episodi, soprattutto in un paese come Singapore, noto per le sue rigide leggi.

Nel frattempo, il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, ha cercato di smorzare la polemica, chiarendo che le atlete erano in vacanza e non in attività ufficiale, e che la federazione non aveva esercitato pressioni per l’intervento politico: “Come federazione siamo stati informati dalle famiglie e io non ho mai parlato con Tajani per sollecitare un suo intervento. Le ragazze erano in vacanza, al di fuori dell’attività ufficiale. Come federazione comunque ci riserviamo di valutare quanto accaduto con attenzione”.

Benedetta Pilato ha poi deciso di rispondere attraverso i social, pubblicando un post in cui ha sottolineato come si sia trattato di un episodio che l’ha profondamente segnata. Ha affermato di aver collaborato con le autorità di Singapore e di aver affrontato la vicenda con la massima trasparenza, ribadendo che non aveva alcuna intenzione di compiere un gesto inadeguato.

La vicenda, che è stata ampiamente trattata sui social, ha sollevato molte domande su quanto realmente accaduto. Sebbene la versione di Pilato sembri suggerire che fosse all’oscuro di quanto stesse succedendo, restano comunque molti punti interrogativi. Chiara Tarantino, dal canto suo, non ha rilasciato dichiarazioni, ma sicuramente l’episodio avrà delle ripercussioni anche sul suo futuro, sia a livello sportivo che personale.

Per ora, le due nuotatrici sono tornate in Italia, ma la vicenda continua a far parlare, lasciando aperte diverse domande su cosa sia accaduto.

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