Sinner non è abituato ad usare le parole per parlare di sé, ma è sempre stata la racchetta ad esprimersi per lui. Ed è proprio così che Jannik ha umiliato Alcaraz.
Ogni volta che scende in campo, Jannik Sinner sembra voler aggiungere un tassello al suo personale mosaico di record. Nonostante i soli 24 anni, l’altoatesino si è già costruito un curriculum che lo proietta, senza troppe esitazioni, tra i più grandi interpreti del tennis moderno. Certo, il percorso è ancora lungo e le sfide da affrontare non mancano, ma i numeri parlano chiaro: Sinner ha già raggiunto quota 86 vittorie negli Slam, agganciando una leggenda del calibro di Nicola Pietrangeli. Agli US Open, il derby tutto italiano con Lorenzo Musetti ha rappresentato un momento simbolico. Da un lato la gioia di conquistare l’ennesima semifinale in un torneo dello Slam, dall’altro il dispiacere di dover battere un amico e un connazionale. Ma, come si dice, il lavoro è lavoro. E per uno come Sinner, che ha fatto della disciplina e della cura maniacale dei dettagli il proprio marchio di fabbrica, non c’è spazio per i sentimentalismi quando si tratta di vincere.

La crescita del ragazzo di San Candido è sotto gli occhi di tutti: dagli Australian Open a Wimbledon, passando per il Roland Garros, Sinner ha dimostrato una continuità impressionante, con una capacità rara di gestire la pressione e le aspettative. Non a caso, la vittoria contro Musetti è stata anche l’occasione per mandare un messaggio chiaro al rivale di sempre, Carlos Alcaraz. Lo spagnolo sta scrivendo a sua volta pagine memorabili, ma l’altoatesino ha ribadito che la corsa alla leadership del tennis mondiale è una sfida a due, destinata a segnare un’epoca.
Un record che sa di leggenda: Sinner il più giovane a quota 25 vittorie Slam in una stagione
La vittoria nel derby contro Lorenzo Musetti ha permesso a Jannik Sinner di entrare ancora una volta nella storia. A 24 anni e 18 giorni, il numero due del mondo è diventato il più giovane tennista di sempre a vincere 25 partite negli Slam in una sola stagione. Un primato che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, la grandezza del giocatore azzurro. Dal Melbourne Park fino ai prati di Wimbledon, passando per la terra rossa di Parigi, Sinner non ha mai smesso di macinare risultati. Ha raggiunto la finale in ogni Slam del 2025, cedendo soltanto al Roland Garros contro il solito Alcaraz, l’avversario con cui ha costruito una delle rivalità più affascinanti degli ultimi anni.

Questa continuità, unita alla forza mentale e alla capacità di adattarsi a superfici diverse, lo ha reso un punto di riferimento per tutto il movimento tennistico italiano e mondiale. Il traguardo delle 25 vittorie stagionali negli Slam non è solo un numero, ma un manifesto della nuova era che il tennis sta vivendo. Con Sinner e Alcaraz, il futuro è già presente: due campioni giovani, affamati e determinati, che stanno riscrivendo la storia con una precocità impressionante. Per l’Italia, è un orgoglio veder sventolare la bandiera tricolore così in alto, con un ragazzo che sembra destinato a continuare a superare se stesso, torneo dopo torneo.






