Ci sono momenti in cui i campioni si dimostrano tali per la consapevolezza di essere arrivati al termine. L’ultimo infortunio ha costretto uno di questi al ritiro, lasciando i fan attoniti.
Il mondo delle arti marziali miste e degli sport da combattimento è stato scosso da un annuncio che ha lasciato i tifosi senza parole. Non si tratta di un giovane in rampa di lancio, né di un atleta alle prime armi. Parliamo di un veterano, uno di quelli che hanno segnato un’epoca e che hanno saputo regalare momenti indimenticabili sul ring e nella gabbia.
Un atleta capace di scrivere pagine importanti della storia moderna delle MMA, conquistando cinture mondiali e difendendole contro avversari di altissimo livello. Il ritiro di un combattente è sempre un momento complesso da digerire per chi lo ha seguito con passione, soprattutto quando il protagonista ha incarnato lo spirito guerriero e la voglia di sfidare i limiti in ogni disciplina affrontata.

Le reazioni dei fan sono state immediate: c’è chi ha espresso incredulità, chi ha ricordato le battaglie epiche vissute negli anni e chi, con rammarico, ha ammesso che la decisione era forse inevitabile. Quando si raggiunge una certa età, l’aspetto fisico e quello mentale devono convivere con un’unica consapevolezza: non si può andare avanti per sempre.
L’addio di questa leggenda rappresenta quindi un punto di svolta, non solo per la sua carriera, ma per tutto il movimento che negli anni ha contribuito a rendere più popolare e spettacolare. Gli appassionati si chiedono quale sarà la prossima sfida che deciderà di affrontare lontano dalle luci del ring, perché la sensazione comune è che non si staccherà mai del tutto da questo mondo.
Luke Rockhold dice basta: “Non posso più prendere colpi così”
Il protagonista di questo clamoroso ritiro è Luke Rockhold, fighter classe 1984, che ha ufficializzato la sua decisione in un’intervista concessa ad Ariel Helwani. L’americano ha scritto la storia prima in Strikeforce, dove ha conquistato il titolo dei pesi medi con un record immacolato di 9-0, e poi in UFC, vincendo la cintura mondiale nella stessa categoria. Un percorso che lo ha consacrato tra i migliori al mondo.
Negli ultimi anni Rockhold aveva deciso di mettersi alla prova in nuove discipline: bare knuckle, karate, jiu-jitsu e infine la boxe. Proprio nel pugilato ha trovato la sua ultima, durissima esperienza. Alla Misfits Boxing 22, contro l’ex UFC Darren Till, ha subito un KO devastante al terzo round.

È stato quel colpo, racconta, a fargli scattare la consapevolezza: “A 40 anni non posso permettermi di prendere colpi così. Sono stati i pugni più forti che abbia mai sentito da quando combatto. Non voglio ritirarmi con le ossa rotte, ho ancora tanto da fare nella vita”. Parole che sanno di resa ma anche di serenità.
Rockhold ha spiegato di non avere rimpianti: “Sono stato campione UFC, Strikeforce, mi sono misurato in discipline diverse e contro i migliori. È il momento di chiudere questa porta”. Il futuro? Non lontano dal tatami e dalla palestra. “Continuerò ad allenarmi, finché il corpo me lo permetterà. Amo il surf, lo skate e il jiu-jitsu”. Una nuova vita lo attende, ma con lo spirito da combattente che non lo abbandonerà mai.






