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Per Sinner ancora una batosta, c’entra come sempre Alcaraz

La lotta tra Sinner e Alcaraz non finisce neanche quando i due campioni sono coinvolti in tornei distanti migliaia di chilometri. Che batosta per Sinner.

La rivalità tra Carlos Alcaraz e Jannik Sinner è ormai diventata un classico del tennis contemporaneo, e non si limita più al campo. Anche quando non si affrontano direttamente, i due si trovano spesso legati da confronti a distanza, botta e risposta mediatici che, pur restando nel solco del rispetto reciproco, aggiungono continuamente capitoli a una storia da copertina. Le loro carriere procedono parallele: vittorie negli Slam, record infranti e guadagni milionari che li rendono protagonisti non solo dello sport, ma anche del grande business internazionale. Eppure, dietro a ogni successo, c’è un aspetto che spesso passa inosservato: la forza del team. Nessun campione, per quanto straordinario, può reggere da solo i ritmi logoranti del circuito ATP. Allenatori, preparatori atletici e fisioterapisti sono figure che fanno la differenza tra una stagione trionfale e una fermata ai box.

Jannik Sinner
Per Sinner ancora una batosta, c’entra come sempre Alcaraz – Sportitalia.it (screen Youtube)

Lo sa bene Sinner, che di recente ha deciso di affidarsi al nuovo fisioterapista Resnicoff, segnale di un continuo desiderio di evoluzione e di cura maniacale dei dettagli. Ma anche in questa dimensione fuori dal campo la sfida con Alcaraz sembra destinata a ripetersi. Lo spagnolo, infatti, ha appena ribadito quanto sia cruciale per lui la figura del proprio fisioterapista, lasciando intendere che il suo punto di forza non sia soltanto il talento innato o la mentalità vincente, ma anche il lavoro invisibile svolto dallo staff. Una sfida nella sfida, che aggiunge fascino a una rivalità già segnata da duelli memorabili e che continuerà ad animare il tennis mondiale per gli anni a venire.

Sinner non ha scampo, Alcaraz: “Ho il miglior fisioterapista del mondo”

Reduce dal successo contro Zizou Bergs a Tokyo, Carlos Alcaraz ha messo in chiaro quanto il suo team sia stato determinante nelle ultime ore. Lo spagnolo arrivava da un fastidio alla caviglia, rimediato nel match contro Sebastian Baez, che gli aveva impedito di allenarsi regolarmente alla vigilia. C’era preoccupazione, perché il torneo giapponese è un tassello importante nella sua corsa asiatica, ma tutto è cambiato grazie all’intervento del suo staff. Nelle parole riportate al termine della partita, Alcaraz ha reso merito soprattutto al lavoro del suo fisioterapista Juanjo Moreno: “Onestamente, è stata dura. Per me era davvero importante avere la giornata di ieri, avere un giorno in più per riprendermi al meglio dall’infortunio alla caviglia. L’ho già detto e lo ripeto: ho il miglior fisioterapista del mondo. Mi fido di lui al 100%, e questo è molto importante quando ti succede una cosa del genere. Il fatto che mi sia stato accanto durante questo torneo è stato fondamentale. Il modo in cui ha curato l’infortunio in queste ultime ore è fenomenale. Grazie a lui ho potuto giocare”.

Carlos Alcaraz
Sinner non ha scampo, Alcaraz: “Ho il miglior fisioterapista del mondo” – Sportitalia.it (screen Youtube)

Lo spagnolo ha poi aggiunto di aver provato un senso di normalità durante il match, pur ammettendo che in alcuni momenti la caviglia non rispondeva al meglio: “Durante la partita, ho provato un certo senso di normalità nel gareggiare, anche se ammetto che ci sono stati diversi momenti in cui ero un po’ preoccupato, con certi movimenti in campo, e ho provato una certa angoscia nel vedere come la mia caviglia avrebbe risposto alle esigenze di un match come questo. Nel complesso, guardando indietro, posso dire che è stata una grande partita per me, una prestazione di cui sono contento”. Parole che non lasciano spazio a dubbi: anche i più grandi campioni hanno bisogno di un team impeccabile. E nella rivalità con Sinner, ora, il confronto passa anche da lì.

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