Sinner è stato travolto, per l’ennesima volta, da Carlos Alcaraz. Lo spagnolo per Sinner è ormai una persecuzione e l’annuncio è una gran bella botta .
La stagione asiatica si è aperta sotto il segno dei due dominatori del tennis mondiale. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno rispettato le aspettative all’esordio, regalando prestazioni solide e confermando la loro capacità di adattarsi rapidamente a superfici e condizioni differenti. L’altoatesino ha scelto Pechino come tappa iniziale del suo tour, iniziando con autorità e mostrando già una condizione in crescita. Al prossimo turno lo attende Fabian Marozsan, avversario ostico che ha dimostrato più volte di sapersi esaltare contro i top player, ma Sinner arriva con la consapevolezza di avere un gioco pulito e incisivo, pronto a fare la differenza nei momenti chiave. Dall’altra parte del continente, in Giappone, è toccato ad Alcaraz inaugurare il suo torneo di Tokyo. L’attuale numero uno del mondo ha superato l’esordio con sicurezza, anche se con qualche momento di apprensione, e ora si prepara ad affrontare lo statunitense Brandon Nakashima per il terzo turno. Un avversario giovane e in crescita, ma che dovrà fare i conti con la potenza e la continuità dello spagnolo.

Tokyo e Pechino, due città distanti, ma unite dal filo invisibile della rivalità più attesa del tennis moderno: quella tra Sinner e Alcaraz. Ogni vittoria di uno richiama l’attenzione sull’altro, ogni torneo diventa un capitolo di un romanzo a puntate che il circuito ATP sembra scritto apposta per loro. Anche quando non sono nello stesso tabellone, i due continuano a inseguirsi e a specchiarsi l’uno nelle gesta dell’altro. È un duello a distanza che accende l’immaginazione degli appassionati e sembra motivare entrambi a spingersi oltre i propri limiti. E se da Pechino arrivano le prime risposte di un Sinner sempre più maturo, da Tokyo giunge la conferma che Alcaraz ha un pensiero fisso, e porta il nome del rivale italiano.
Alcaraz: “Contro Jannik divento un giocatore migliore”
Dopo il match di esordio a Tokyo, Carlos Alcaraz non ha nascosto il suo pensiero riguardo a Jannik Sinner. Alla domanda se fosse un sollievo non doverlo affrontare in finale, la risposta dello spagnolo ha spiazzato tutti: “Non è un sollievo a essere onesti, io amo giocare contro di lui. Penso che ogni volta che io e lui giochiamo contro divento un giocatore migliore. In un certo senso lui mi aiuta a essere migliore. Perché contro Jannik alzo il mio livello. Per questo amo giocare con lui. Ora però sono a Tokyo e voglio giocare in un nuovo posto, un nuovo stadio e contro giocatori differenti”.

Parole che testimoniano non solo il rispetto reciproco, ma anche quanto questa rivalità abbia già assunto una dimensione speciale. Non è la solita diplomazia da conferenza stampa, ma la percezione reale che sfidarsi a vicenda sia un catalizzatore di crescita. Sinner, dal canto suo, ha parlato di concentrazione e di lavoro sul servizio, senza mai dimenticare quanto ogni dettaglio conti per restare ai vertici. Ma il segnale lanciato da Alcaraz è forte: oggi il numero uno del mondo non trova stimoli più grandi che affrontare Sinner e, almeno per il momento, gli scontri diretti tra i due parlano spagnolo.






