Il cinema che qualcuno ha montato ad arte sul rigore sacrosanto di Milan-Fiorentina lascia al mondo due rossonero due realtà ben chiare, in totale contrasto.
La prima: se c’è questa preoccupazione, mista a rosicamento, per la rimonta firmata Leao è perché questo Milan è tornato terribilmente a far paura. Se fosse stato il rigore dell’ottavo posto, state sicuri che nessuno avrebbe detto una parola.
Consapevolezza Milan
Ma il Milan che ribalta una partita che le Cassandre davano già per persa, li ha fatti fumare tutti: tv, stampa, siti e commentatori vari, oltre che ovviamente gli avversari diretti e “ufficiali”, quelli che quantomeno non devono/vogliono fingere imparzialità.
Il Milan allora può prendere consapevolezza con orgoglio: se altrove tremano, è perché la strada è quella giusta.
I timori rossoneri
L’altra faccia della medaglia però deve far riflettere: se su un rigore sacrosanto si prova a fare caciara, significa che da domani bisogna stare attenti.
Si fischierà al Milan solo in caso di amputazione, forse: nulla di nuovo comunque, visto che contro il Bologna c’erano due falli su Nkunku nella stessa azione (con rosso) e non fu fischiato rigore.
Gimenez avvisato
Stia attento anche Santiago Gimenez, definito da qualcuno simulatore: gli arbitri non gli perdoneranno nulla. A proposito, per non confondervi: Santiago Gimenez indossa una maglia numero 7 rossonera, talvolta gialla, al massimo bianca con diavoletto rosso.
No, non vorrei che qualcuno si confondesse con l’alter ego di Cao Yuan, quattro ori olimpici nei tuffi: magari rivolgersi altrove senza spostarsi da Milano, con anni e anni di esperienza proficua e di rigorelli ricevuti in omaggio, sarebbe nel caso una buona idea.






