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Sinner, il video mostra tutto: a Parigi non si parla d’altro

Jannik Sinner ha deciso di stupire il pubblico parigino e non a colpi di racchetta. Il video lo ha immortalato: il gesto dell’azzurro si commenta da solo.

Essere Jannik Sinner nel 2025 non significa solo essere uno dei migliori tennisti del mondo, ma anche convivere con un’attenzione mediatica che spesso va ben oltre il perimetro del campo da gioco. L’altoatesino, oggi simbolo di un’Italia sportiva in continua crescita, ha dovuto affrontare un anno complesso, tanto esaltante dal punto di vista sportivo quanto logorante fuori dal campo. Dalle critiche sulla sua residenza a Montecarlo alla questione fiscale, passando per il caso Clostebol e le discussioni sul suo accento o sulle sue origini, ogni passo di Sinner è stato osservato, commentato, spesso strumentalizzato.

Eppure, il tennista di San Candido ha mantenuto la calma e la lucidità di chi ha scelto la via più difficile ma più nobile: rispondere solo con il talento e con l’esempio. Niente dichiarazioni rabbiose, nessun post polemico. Solo la racchetta a parlare per lui, come avvenuto a Parigi, dove ha travolto Zizou Bergs con un 6-4, 6-2 di assoluta padronanza. Un’ora e mezza di tennis quasi chirurgico, senza sbavature, che conferma la crescita mentale e tecnica del numero due al mondo. Ma Sinner non è solo questo: oltre al campione c’è l’uomo, quello che non dimentica i tifosi, che ringrazia, che sorride, che vive il successo senza arroganza. Ed è proprio a Parigi, al termine di quella partita, che ha dato una lezione di umanità capace di commuovere anche i più cinici.

Parigi resta a bocca aperta: Sinner regala la sua racchetta a un bambino

Dopo la vittoria con Bergs, Jannik Sinner si è reso protagonista di un episodio che ha fatto il giro del mondo, a dimostrazione che la sua grandezza va ben oltre i numeri e i trofei. Durante la partita, sugli spalti dell’arena di Parigi, un bambino teneva in mano un cartello con una richiesta semplice: “Posso avere la tua racchetta?”. Le telecamere lo avevano inquadrato, ma nessuno si sarebbe aspettato che Sinner lo notasse davvero. Invece, dopo aver stretto la mano all’avversario e riposto il borsone, Jannik si è avvicinato al pubblico, ha individuato quel volto e gli ha regalato la sua racchetta. “È per te, ok?”, gli ha detto con un sorriso, consegnandogli quel prezioso cimelio davanti a un pubblico in visibilio.

Jannik Sinner
Parigi resta a bocca aperta: Sinner regala la sua racchetta a un bambino – Sportitalia.it (screen Youtube)

Una scena di pura autenticità, lontana da ogni costruzione mediatica. Il piccolo tifoso è rimasto incredulo, stringendo tra le mani un oggetto dal valore non solo affettivo ma anche economico: una Head Speed MP modello TGT 301.4, personalizzata per Sinner e non replicabile in commercio. Un pezzo unico che, nelle aste o tra i collezionisti, varrebbe migliaia di euro. Ma il vero valore di quel gesto non è monetario. È simbolico. È la dimostrazione che Jannik Sinner, nonostante tutto il clamore che lo circonda, resta fedele ai principi che lo hanno portato fin qui: semplicità, rispetto, gratitudine. In un mondo sportivo sempre più costruito, il suo “È per te” vale più di qualsiasi vittoria: è il colpo più bello della serata parigina.

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