In Italia, ma non solo, scoppia una vera e propria bufera che vede come protagonisti Sinner e Musetti: un colpo basso per l’altoatesino
Dopo aver concluso in anticipo la stagione 2025, non avendo preso parte alla Coppa Davis, Jannik Sinner è attualmente impegnato nella preparazione in vista del grande appuntamento degli Australian Open 2026. In questi giorni il tennista altoatesino si trova a Dubai, dove ha scelto di svolgere la prima fase della preparazione e dove ha incontrato l’amico e compagno azzurro Matteo Berrettini.

I due si sono allenati fianco a fianco sotto gli occhi di numerosi curiosi, condividendo sessioni intense con l’obiettivo di arrivare nelle migliori condizioni possibili alla prossima stagione. L’intenzione è chiara: farsi trovare pronti per un 2026 che si preannuncia ricco di impegni.
Tuttavia, mentre Sinner è concentrato esclusivamente sul campo, nelle ultime ore si è acceso un vero e proprio caso mediatico che lo vede ancora una volta protagonista, con Lorenzo Musetti finito indirettamente al centro della polemica.
Mazzata Sinner, esplode il caso: Musetti al centro delle polemiche
Una bufera nata dalla scelta della Gazzetta dello Sport, che ha assegnato a Musetti il “premio sportivo dell’anno 2025”, decisione che ha suscitato molte discussioni tra appassionati e addetti ai lavori.

È vero che Musetti ha disputato una stagione positiva, culminata con la qualificazione alle ATP Finals di Torino, ma indicarlo come atleta dell’anno davanti a Sinner è apparso a molti una scelta quantomeno discutibile. Il numero due del mondo, infatti, ha conquistato due titoli del Grande Slam, tra cui spicca lo storico trionfo a Wimbledon, prima volta assoluta per un italiano sull’erba londinese. A questo si aggiunge la capacità di rialzarsi dopo il delicato caso Clostebol, che lo ha tenuto lontano dai campi per oltre tre mesi.
L’unica vera nota stonata della stagione resta il Roland Garros, dove Sinner non è riuscito a vincere, pur essendo protagonista di una finale iconica. Nonostante ciò, per molti osservatori il suo percorso sarebbe stato più che sufficiente per essere incoronato atleta dell’anno. E invece così non è stato.
A sollevare ulteriormente il caso sono stati i quotidiani iberici, in particolare As ed Eurosport, che hanno criticato duramente la decisione della Gazzetta, giudicandola controcorrente rispetto ai risultati ottenuti dai due giocatori. Pur riconoscendo la crescita di Musetti, viene sottolineato come il carrarino non abbia conquistato alcun titolo nel 2025, fermandosi a tre finali perse e a un’uscita nella fase a gironi delle Finals, ottenute peraltro in extremis.
Sinner, al contrario, continua a lottare per la vetta del ranking ATP e ha collezionato sei trofei, un dettaglio che difficilmente può passare inosservato. Proprio per questo, diversi analisti hanno cercato di interpretare le motivazioni alla base della scelta della Gazzetta. Secondo Eurosport, uno dei fattori potrebbe essere stata la mancata partecipazione alla Coppa Davis, una rinuncia che non sarebbe stata digerita da tutti.
Una spiegazione che però convince poco: la partecipazione alla Davis è una scelta legittima e, soprattutto, nelle due edizioni precedenti proprio Sinner è stato protagonista dei successi dell’Italia, portando in alto la bandiera azzurra. Inoltre, anche lo stesso Musetti aveva rinunciato alla competizione.
Un’altra ipotesi avanzata dai media spagnoli riguarda la sospensione di tre mesi, vicenda nella quale però Sinner è stato riconosciuto privo di responsabilità. La Gazzetta ha comunque motivato così la propria decisione: “Lorenzo Musetti, entrato quest’anno nella top ten mondiale, è l’ultimo poeta ancora con una racchetta in mano. È la prova vivente di ciò che si può ottenere con una combinazione di classe e perseveranza. È stato definito un talento incompiuto, come se entrare nella top 20 della classifica – cosa che ha ottenuto nel 2023, a meno di 21 anni – fosse un gioco da ragazzi.”
Una scelta che ha alimentato un dibattito in Italia, generando perplessità, ma che in Spagna si è trasformato in una vera e propria polemica, con interrogativi destinati a far discutere ancora a lungo.






