Serie A, Diritti Tv: Sky respinta, i possibili avversari nel nuovo bando

La Serie A torna a discutere la proposta per la distribuzione delle partite di Serie A e non si esclude un nuovo bando che potrebbe coinvolgere altre reti televisive

Diritti Tv Serie A
Diritti Tv Serie A (Getty)

Dopo una prima assegnazione dei diritti di Serie A a DAZN, sette partite del massimo campionato e altre tre in condivisione con un altro gruppo editoriale concorrente, la Lega Calcio ha respinto l’offerta di SKY per il cosiddetto pacchetto #2, quello delle tre partite.

Serie A, bocciata l’offerta di SKY

Le modalità di discussione dell’offerta erano di fatto identiche a quelle del bando precedente: sette club si sono astenuti, ritenendo l’offerta insufficiente. E siccome i tempi sono ormai scaduti il bando ora potrebbe essere riaperto a nuove offerte di nuovi soggetti.

Il mercato dei diritti televisivi è in un momento di profonda trasformazione e molti equilibri stanno cambiando. Il fatto che l’offerta più importante sia stata acquisita da un gruppo non tradizionale che distribuisce in streaming è sicuramente rivoluzionario per il nostro paese. Ma ora il quadro potrebbe ulteriormente cambiare.

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Quota 100 milioni

Sky aveva presentato una prima offerta di 70 milioni annuali per tre anni. Poi ha rilanciato a 87.5 milioni di euro: comunque non sufficienti secondo i club di Serie A. Le votazioni richiedono il consenso di almeno 14 club su venti. E con sette astenuti non c’era il numero sufficiente. Con i diritti del pacchetto #1, quello acquisito da DAZN, era accaduta la stessa cosa ma il bando non era ancora scaduto e dunque dopo due astensioni, i club di Serie A hanno trovato il consenso di fronte a un rilancio della società editoriale britannica.

Sicuramente SKY presenterà una nuova offerta ma è probabile che anche altri progetti possano prendere parte al bando: Mediaset, che tre anni fa aveva abbandonato la Serie A in diretta per lasciarla a DAZN, piuttosto che Amazon, che sta lanciando il suo canale televisivo Prime e che sta creando un centro di produzione televisiva molto ambizioso. O Discovery, che detiene una piattaforma streaming (D-Play) e due canali sportivi (Eurosport) e il cui gruppo, dopo basket e ciclismo, sembra essere interessato a entrare in modo ancora più ampio nel mercato dei diritti sportivi italiani.

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Cosa succede adesso

Da fonti della Lega Calcio si è appreso che i tre club astenuti sono Juventus, Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Verona e Fiorentina: è opinione generale che il pacchetto #2 possa valere non meno di 100 milioni. Sotto i quali la Serie A non accetterà il bando. Il pacchetto prevede una partita visibile anche sulla concorrenza (e quindi su DAZN), o l’anticipo del sabato, o quello del mezzogiorno della domenica o un posticipo del lunedì. Più altre due partite in esclusiva.

Tuttavia c’è una scappatoia. Il comunicato stampa  della Lega Calcio dice che “entro le prossime due settimane sarà avviata una nuova procedura competitiva per l’assegnazione dei diritti rimasti invenduti”. Dunque un nuovo bando.

Ma anche che “i club torneranno inoltre a riunirsi venerdì per completare l’analisi delle offerte ricevute sui diritti internazionali”. Il che significa che SKY ha ancora una finestra per potere alzare la sua offerta e convincere almeno un altro club ad accettare.

 

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