Marvin Vettori, la cintura inseguita per tre lunghi anni deve attendere

Si risolve con una netta sconfitta ai punti la lunghissima sfida emotiva tra Marvin Vettori e Israel Adensaya che si sono affrontati all’alba a Glendale – Phoenix (Arizona) per il titolo mondiale UFC dei pesi medi

Marvin Vettori
Marvin Vettori, 27 anni, trentino di Mezzocorona, fenomeno italiano delle MMA (Getty Images)

La sconfitta subita nell’aprile del 2018, quando forse era ancora troppo giovane per poter puntare così in alto, e Adensaya aveva tutto dalla sua parte, anche l’appoggio della potentissima UFC che aveva deciso di puntare tutto su di lui, bruciava.

Marvin Vettori, la lunga rincorsa

Un giudice gli aveva dato la vittoria di un punto: due giudici avevano votato per Adensaya. Una delusione enorme da mettere in conto. E da allora Vettori, con quel nome da predestinato – Marvin – che riporta immediatamente al grande campione di boxe Marvin Hagler, recentemente scomparso, ha inseguito la sua rivincita con ostinazione. Un esodo fatto di lavoro, fatica, ostinazione e combattimenti in crescendo contro avversari che a poco a poco hanno trasformato il fighter di Mezzocorona in quello che è oggi: uno dei migliori atleti di MMA a livello mondiale.

Cinque vittorie, quattro per decisione unanime contro Cezar Ferrerira, Andrew Sanchez, Jack Hermansson e l’ultima con Kevin Holland. In mezzo una splendida vittoria per sottomissione su Karl Roberson.

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Testa a testa

Mentre Adesanya difendeva il titolo con successo, e guadagnava molti soldi, tenendosi ben lontano da quel fighter italiano così divers da lui che lo aveva messo in enorme difficoltà, Marvin Vettori montava consapevolezza, maturità e la sana rabbia di chi sa che gli è stato tolto qualcosa cui forse avrebbe avuto diritto.

Due personaggi profondamente diversi, acqua e olio: Vettori si è dovuto riprendere tutto partendo dal basso e affrontando anche una squalifica per doping, la pandemia che ha rallentato tutto, non solo il calendario dei match ma anche gli allenamenti.

Adesanya ha goduto gli allori quasi senza fatica. Un personaggio mediatico, un comunicatore che sembra uscito da una battaglia di rap più che da una palestra di MMA. Ma anche un lottatore unico al mondo per stile e personalità. E mentre il nigeriano con passaporto neozelandese diventava social, Vettori studiava. E imparava, e preparava il combattimento della vita che ha cominciato a chiedere dal giorno dopo di quel 14 aprile 2018. Una sconfitta che gli ha spalancato un lungo corridoio irto di insidie verso il portone della gloria di un mondiale UFC che per il momento rimane chiuso. Ma non irrimediabilmente…

 

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