Wimbledon, l’erba si tinge di azzurro: Berrettini e Sonego agli ottavi. Per la prima volta dopo 66 anni due nostri tennisti entrano nella top 16 
Non accadeva da ben sessantasei anni. Era dal lontano 1955 infatti che due tennisti italiani non si qualificavano per gli ottavi di Wimbledon, il torneo più prestigioso del mondo. A spezzare un così lungo digiuno sono i due attuali nostri migliori interpreti della racchetta, Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego. Il venticinquenne tennista romano e testa di serie numero 7 si è sbarazzato in tre set (6-4 6-4 6-4) dello sloveno naturalizzato britannico Aljaz Bedene. Tutto facile anche per il ventiseienne piemontese numero 23 del tabellone che ha liquidato, sempre in soli tre set, 6-3 6-4 6-4, l’australiano Duckworth.
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Sia Berrettini che Sonego, pur senza esprimersi ai livelli più alti del proprio gioco, non hanno dovuto faticare molto per avere la meglio sui rispettivi avversari in virtù di una superiorità apparsa evidente fin dall’inizio. Entrambi adesso possono concentrarsi sulle gare valide per gli ottavi: turno sulla carta ampiamente alla portata per Berrettini che lunedì affronterà il bielorusso Ivashka, che ha regolato con un periodico 6-4 l’australiano Jordan Thompson. Decisamente più arduo il compito che attende Sonego: l’atleta torinese se la vedrà con il vincente dell’incontro tra Roger Federer e il britannico Norrie.
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Wimbledon, Berrettini a un passo dai quarti: può eguagliare l’impresa di Sanguinetti
Se riuscisse nell’impresa tutt’altro che proibitiva di battere il bielorusso Ivashka lunedì, maltempo permettendo, Matteo Berrettini sarebbe il primo italiano a conquistare i quarti di finale a Wimbledon dopo ventitre anni: l’ultimo che riuscì ad entrare tra i migliori otto del tabellone fu il viareggino Davide Sanguinetti. Prima di lui, l’unico a centrare i quarti di finale fu Adriano Panatta nel 1979.
