Brutte notizie per il Chievo Verona che è stato escluso dal campionato di Serie B aprendo una discussione su quale potrebbe essere la squadra ripescata
Mentre continua a tenere banco in Serie A la questione della Salernitana, regolarmente iscritta dopo che la proprietà del presidente Lotito, proprietario anche della Lazio in un ruolo che risulterebbe così conflittuale, è stata affidata alla gestione di un trust, scoppia il caso del Chievo.
Chievo, iscrizione alla Serie B sospesa
Gli Asinelli non risultano infatti iscritti al prossimo campionato di Serie B. A bocciare l’iscrizione del Chievo è la Covisoc, la commissione di controllo che valuta conti e bilanci delle società, avvallando o meno la copertura economica e le garanzie di ogni singolo club. Il rischio che è il Chievo non sia ai nastri di partenza della prossima stagione di Serie B è concreto. Il primo ricorso della società scaligera è stato bocciato oggi. Ma il Chievo ha già annunciato una ulteriore istanza di riconsiderazione al Collegio di garanzia del CONI. Se dovesse andare male anche quello i margini di risoluzione della questione sarebbero davvero minimi.
Il presidente del club Luca Campedelli ha annunciato ricorso dicendosi “fiducioso che le ragioni del club verranno ascoltate, valutate e accolte”.
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Tempi stretti
Se l’iscrizione del Chievo non dovesse essere avvallata alla società veronese non resterebbe altro che ripartire dai dilettanti fallendo come società professionistica. Il Chievo avrebbe un debito con il fisco, già rateizzato ma non completamente onorato. Mancherebbero alcune rate. C’è poi una esposizione debitoria della società, si parla di circa 20 milioni di euro.
Se il Chievo non presentasse le dovute garanzie le ipotesi sono diverse: la prima è la rivalutazione delle candidature di altre società al ripescaggio. Il Cosenza, quartultimo lo scorso anno e retrocesso in Lega Pro. O il Padova, eliminato nella finale play off dall’Alessandria. Se nessuna squadra dovesse dare le sufficienti garanzie a copertura dell’iscrizione alla Serie B non è esclusa l’ipotesi di un calendario ‘zoppo’, con diciannove squadre e turni di gioco di nove partite con una squadra a riposo.
Problemi anche per diversi altri club in Lega Pro: al momento le iscrizioni di Casertana, Novara, Carpi, Paganese e Sambenedettese non sono state ratificate.