Manny Pacquiao, la sconfitta lascia il segno: decisione sul futuro

Manny Pacquiao annuncia il suo addio alla boxe. Non una scelta definitiva, non ancora. Ma tutto fa pensare che il fuoriclasse filippino sia pronto ad appendere i guantoni al chiodo

Manny Pacquiao
Sconfitta ai punti per Manny Pacquiao contro il cubano Ugos (Getty Images)

La sconfitta subita ai punti nella notte, a Las Vegas da Manny Pacquiao, potrebbe essere l’ultimo match del fuoriclasse filippino al termine di un match vinto con pieno merito dal cubano Yordenis Ugas e nel quale Pacman si è mosso in modo opaco e lento.

Manny Pacquiao, pronto all’addio

La sconfitta è arrivata ai punti, ma con decisione unanime da parte dei tre giudici, un 115-113 e due 116-112. Non solo una sconfitta, ma a giudicare dai cartellini una sconfitta anche abbastanza pesante.

Pacquiao, 42 anni, tornava sul ring dopo oltre due anni per un titolo mondiale, la cintura WBA dei pesi welter che il filippino rimetteva in palio dopo averlo difeso con successo due volte. Un pugile forse appagato, sicuramente non molto convincente.

Pacquiao ammette che il verdetto è giusto: “Ho fatto del mio meglio e non è bastato perché il mio avversario si è dimostrato di gran lunga migliore”.

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Manny Pacquiao
Manny Pacquiao, 42 anni, 26 dei quali da professionista (Getty Images)

Il futuro di Pacquiao

Pacquiao nelle Filippine è un uomo di grande spessore. É stato eletto al senato, è considerato uno dei candidati più autorevoli al governo del paese se non alla presidenza della repubblica. É un uomo affermato, estremamente ricco e con interessi che vanno al di là del ring e della palestra.

Lo stesso pugile, 26 anni di professionismo, 62 vittorie, otto sconfitte e due pareggi, ammette che la sua carriera è comunque a una svolta: “Ci devo pensare e riflettere con attenzione – dice Pacmanla famiglia non mi è mai mancata così tanto come stavolta durante gli allenamenti. Credo di avere dato tanto alla boxe esattamente quanto la boxe ha dato moltissimo a me, non ci sono conti da fare e non ci sono rimpianti da esprimere. Il pugilato è tutta la mia vita, ma devo riconoscere quando il corpo comincia a darti dei segnali. Il tempo passa, e nessuno di noi è eterno”.

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