Roger Federer è stufo: e chiede provvedimenti drastici e immediati

L’ex numero uno del mondo di tennis Roger Federer torna a parlare del rapporto tra i tennisti, i media e i social chiedendo più controlli e provvedimenti seri nei confronti degli hater

Roger Federer
Roger Federer, venti trofei Slam in carriera (Getty Images)

“Credo che sia giunto il momento di prenderci del tempo, chiuderci tutti insieme in una stanza e trovare una posizione comune”. Roger Federer chiede ai colleghi di riconsiderare le norme che regolamentano il rapporto tra i tennisti e i media.

Federer chiede regole

La posizione di Federer è chiara e in un certo qual modo segue quella di Naomi Osaka, che stanca delle domande personale di alcuni giornalisti ha cominciato a disertare le conferenze stampa, subendo una sanzione da parte della WTA per poi decidere un provvisorio ritiro dall’attività agonistica parlando di “ansia e depressione”.

Federer, venti titoli dello Slam al suo attivo, sostiene che la situazione necessiti un ripensamento: “Servono nuove regole – dice il tennista svizzero – i giocatori e i rappresentanti dei media e dei tornei devono trovare un accordo e dare vita a un’evoluzione in questi rapporti. Ho sempre rispettato le scadenze con i media, anche quando non ne avevo voglia. Ma siamo umani e a volte certe domande sono davvero molto, molto fastidiose”.

LEGGI ANCHE > Naomi Osaka l’ha fatto di nuovo: lite in diretta e lacrime – VIDEO

Federer
Roger Federer, 40 anni, alle prese con i postumi di un lungo infortunio (Getty Images)

“Inaccettabili commenti di odio”

Anche Emma Raducanu, 18 anni, che ha appena trionfato agli US Open aveva espresso disagio nei confronti della stampa e dei social network parlando di crisi di panico e di respirazione quando cercava notizie sulle sue prestazioni dai motori di ricerca.

“Non sono capricci – conclude Federer – ci sono passato. Se ci sono persone che soffrono di atteggiamenti che sono invasivi e sbagliati bisogna ripensare a quello che stiamo facendo. Se leggo i commenti di alcuni opinionisti o di semplici utenti ci sono insulti gratuiti pesantissimi, illazioni. E sono cose orrende che toccano la nostra famiglia e i nostri figli. Non va bene. Sfido chiunque a non concentrarsi sugli aspetti negativi di quello che si legge di sé on line. Essere personaggi pubblici non significa non avere alcun diritto di tutelare la propria sfera privata”.

Change privacy settings
×