Gli organizzatori del torneo di Melbourne, primo torneo Slam dell’anno hanno deciso di escludere dal tabellone i giocatori non vaccinati, ed è polemica: ma la decisione arriva dal governo…
A poche ore di distanza dalle dichiarazioni di Novak Djokovic, che ha detto di non essere certo di voler partecipare agli Australian Open a causa del clima di incertezza intorno alla pandemia che si sta respirando a Melbourne, ecco la decisione ufficiale degli organizzatori del primo Slam dell’anno.
Australian Open, porte chiuse ai non vaccinati
La decisione, è bene sottolinearlo, adesso è ufficiale. Ma la dichiarazione di Daniel Andrews, capo del governo dello stato australiano di Victoria, fin da ieri non dava adito a dubbi: “In questo momento non credo che un tennista non vaccinato otterrà un visto per entrare in questo paese e se lo ottenesse probabilmente dovrebbe essere messo in quarantena per un paio di settimane. La situazione è questa. E non credo che ci saranno deroghe”.
A distanza di meno di 24 ore è arrivata la conferma del governo australiano. I giocatori non vaccinati non entreranno nel paese.
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Decisione inappellabile
La questione è nota. Alcuni tennisti, tra i quali il numero uno del mondo, vincitore a Melbourne lo scorso anno Novak Djokovic, così come Roger Federer e Rafa Nadal, hanno deciso di non rivelare se si siano vaccinati o meno contro il Covid. Ma in Australia, dove l’emergenza pandemica è ancora molto alta con restrizioni importanti per chi arriva da fuori, l’idea è quella di vietare l’accesso a chiunque arrivi nel paese senza avere completato un ciclo vaccinale. E comunque obbligare anche chi avesse un tampone negativo a restare in quarantena per non meno di quattordici giorni.
Andrews ha sottolineato che la decisione del governo australiano e di ogni singolo Stato riguarda chiunque: “Non parliamo di tennis, ma di Formula 1, o calcio, o di qualsiasi lavoratore o turista che venga qui. I non vaccinati saranno sottoposti a forti restrizioni”.