Australian Open, arriva il clamoroso dietrofront: Djokovic può sorridere

Australian Open, arriva il clamoroso dietrofront: Djokovic può sorridere. Il fuoriclasse serbo ha fatto discutere per le sue posizioni sui vaccini anti-Covid

Novak Djokovic
Novak Djokovic (Getty Images)

Novak Djokovic è ancora il numero uno indiscusso del tennis mondiale. Il trentaquattrenne fuoriclasse serbo non è riuscito a completare il percorso del Grande Slam: la sconfitta contro il numero due del mondo, il russo Medvedev, nella finale degli Open degli Stati Uniti gli ha impedito di compiere il capolavoro della sua carriera. Detto questo, guai a dimenticare che Djokovic ha comunque conquistato tre tornei dello Slam su quattro. E soprattutto guai a credere che il formidabile campione serbo abbia già intrapreso il viale del tramonto: Djokovic sta rifinendo la preparazione con l’obiettivo di ribadire anche il prossimo anno la sua netta superiorità sui possibili, finora molto presunti, avversari.

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Piuttosto, sono alcune prese di posizione assunte da Djokovic fuori dal campo da tennis ad aver creato polemiche e discussioni nell’opinione pubblica. In particolare, le sue dichiarazioni ambigue sulla questione dei vaccini anti-Covid non sono piaciute all’organizzazione mondiale del tennis che inizialmente avevano deciso di escludere dal primo torneo dello Slam in calendario, gli Australian Open in programma a gennaio, gli atleti non vaccinati. Una decisione molto discussa soprattutto dai tennisti, vaccinati e non.

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Australian Open
Il campo di Melbourne teatro dell’Australian Open (Getty Images)

Australian Open, dietrofront della Wta: probabile ok anche ai non vaccinati

Poche ore fa, a sorpresa, secondo un’indiscrezione riportata dall’autorevole quotidiano americano New York Times la Wta avrebbe compiuto un clamoroso dietrofront, dicendo sì alla partecipazione agli Australian Open anche degli atleti non vaccinati. Non c’è ancora la conferma ufficiale, ma gli indizi arrivati in questi ultimi istanti vanno tutti in quella direzione. Di conseguenza, porte aperte anche per Djokovic che avrà dunque la possibilità di difendere il titolo conquistato lo scorso anno. A differenza degli atleti vaccinati, Djokovic e altri dovranno rispettare una quarantena di due settimane in hotel.

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