La FIGC vuole cambiare nome allo Stadio Olimpico: i tifosi non ci stanno

La FIGC sta pensando di intitolare lo Stadio Olimpico di Roma a Paolo Rossi: in città impazzano le critiche dei tifosi di Roma e Lazio

Stadio Olimpico
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Lo Stadio Olimpico di Roma torna a far discutere i tifosi della Capitale. Questa volta non si tratta di difficoltà di accesso all’impianto o di eventuali sfottò tra “cugini” giallorossi e biancocelesti, bensì di una decisione della FIGC che secondo loro è quantomeno bizzarra.

La federazione, infatti, avrebbe deciso di intitolare lo stadio più importante della Capitale a Paolo Rossi, attaccante della Nazionale con la quale si è laureato campione del Mondo nel 1982 diventando uno dei protagonisti di quella squadra storica.

Il presidente Gravina ne ha parlato apertamente nelle scorse ore: “Quello che abbiamo avviato nei confronti di Paolo è un percorso di riconoscenza e memoria storica. Abbiamo intitolato a lui la nostra sala del consiglio federale e mi piacerebbe dedicarli anche un importante impianto sportivo nella Capitale. Inoltre, ci piacerebbe anche intitolargli lo Stadio Olimpico di Roma. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità, ma non è una scelta che dipende solo da noi. Non è facile, considerando la natura giuridica di chi gestisce l’impianto, ma sarebbe un grande gesto”.

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Stadio Olimpico intitolato a Paolo Rossi: ai tifosi non piace l’idea

Paolo Rossi
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Come ribadito anche dallo stesso Gravina, la procedura per intitolare l’impianto a Paolo Rossi potrebbe incontrare diverse difficoltà burocratiche. Ma a far clamore in queste ultime ore sono state le reazioni di tifosi di Roma e Lazio che non gradirebbero l’idea di vedere lo stadio di casa intitolato a un calciatore che non ha mai disputato nemmeno una gara con una delle due maglie.

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Va ricordato comunque che l’Olimpico di Roma è sotto la giurisdizione del Coni e quindi, in questo senso, le due società capitoline non avrebbero voce in capitolo. Ma, a differenza di quanto avvenuto con l’ex San Paolo di Napoli, ora intitolato a Maradona, una decisione del genere potrebbe essere controproducente.

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