Ferrari, clamorosa rivelazione di Jean Todt: “Eravamo a un passo da lui”

Ferrari, clamorosa rivelazione di Jean Todt: “Eravamo a un passo da lui”. L’ex team principal di Maranello svela un inedito retroscena

Todt
Jean Todt (Lapresse)

Per studiare le strategie da adottare nella costruzione di un team vincente molti dovrebbero andare a lezione da un signore di settantacinque anni che nella sua straordinaria carriera di manager e dirigente di Formula 1 ha vinto e stravinto tutto quello che c’era da vincere. Da dodici anni a questa parte Jean Todt non lavora più a stretto contatto con il circus delle quattro ruote, in virtù dell’incarico di presidente della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) che ricopre con grande profitto dal 2009. Ma il suo cuore è ancora colorato di rosso, quello unico e inconfondibile della Ferrari.

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Quando fu chiamato dall’allora presidente Luca Cordero di Montzemolo, nell’ormai lontano 1993, alla guida del team di Maranello, Jean Todt impiegò poco tempo per studiare e comprendere le ragioni della crisi che da tempo attanagliava il Cavallino Rampante. E si rese conto che per riportare la Ferrari ai vertici della Formula 1 l’unica soluzione possibile era l’ingaggio di un grande pilota, un campione del mondo in grado di garantire un immediato salto di qualità. E in quel momento, il campione con la C maiuscola era Ayrton Senna.

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Senna
Ayrton Senna (Lapresse)

Ferrari, la rivelazione di Jean Todt: “Fummo a un passo dal portare Senna a Maranello”

A distanza di ventotto anni, Todt ha rivelato nei dettagli una trattativa serrata tra il fuoriclasse brasiliano e la Ferrari: “Poche settimane dopo il mio arrivo incontrari Ayrton Senna durante il weekend di Monza, nell’hotel in cui alloggiavamo sul lago di Como – ha raccontato Todt – gli offrii di passare alla Ferrari nel 1995, ma lui spingeva per il 1994. Avevamo già due piloti sotto contratto, Alesi e Berger, quindi non potevamo soddisfare la sua richiesta”.

Dalle dichiarazioni di Todt emerge un altro aspetto finora inedito, il desiderio smisurato di Senna di correre per la Ferrari: “Quando Ayrton chiese perché, gli spiegai la situazione ma lui non voleva arrendersi: mi disse che in Formula 1 i contratti non contano. Gli offrimmo un contratto per il 1995, ma purtroppo sappiamo poi cosa è successo”.

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