Muore Emmit King, ucciso a colpi di pistola: aveva vinto le Olimpiadi

Emmit King era stato uno dei velocisti di punta della nazionale americana all’epoca delle Olimpiadi di Los Angeles dove aveva vinto la medaglia d’oro

Emmit King
A sinistra King, terzo ai Mondiali 1983 dietro Carl Lewis

Una lite per strada, finita a colpi di pistola in circostanze e motivi ancora tutti da chiarire. Così si è spento a 62 anni Emmit King, medaglia d’oro olimpica per gli USA nelle Olimpiadi di Los Angeles.

Emmit King, il velocista dimenticato

King era stato uno dei grandi protagonisti dell’epopea americana delle Olimpiadi di Los Angeles, quelle del 1984, caratterizzate dal boicottaggio del ‘blocco sovietico’ e da un dominio assoluto della squadra statunitense.

Frazionista della 4×100 vinse l’oro al Coliseum battendo il record del mondo in una finale che, 37 anni prima dell’impresa degli Azzurri e di Marcel Jacobs, portò l’Italia a un passo dal podio, quarta, con Mennea, Tilli, Ulla e Buongiorno protagonisti del record italiano di allora. Furono le Olimpiadi di Carl Lewis, il figlio del vento, che conquistò quattro medaglie d’oro: 100, 200, staffetta 4×100 e salto in lungo.

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Emmit King
Emmit King, il secondo da sinistra accanto a Carl Lewis nella finale del 1984

Lite e pistole

King era considerato un grandissimo talento, ma incostante, non all’altezza di essere competitivo sui 100 metri dove gli erano stati preferiti, oltre a Lewis, Sam Graddy e Ron Brown. Nato a Bessemer, in Alabama, King aveva continuato a correre presenziando anche a Seul, nel 1988 come riserva della staffetta 4×100, senza mai correre. Oro ai mondiali dei 100 metri nel 1983, King era uno dei tanti talenti dell’atletica americana che era sembrato incapace di mantenersi ad altissimo livello dopo la grande popolarità dei giochi.

Conclusa la sua attività agonistica era tornato a vivere in Alabama dove è morto tragicamente martedì mattina. Una lite, per strada, con un altro uomo – poi identificato in Willie Wells, 60 anni.

I due avrebbero avuto una banale discussione per motivi di vicinato. Parole grosse e spintoni: poi entrambi hanno messo mano a una pistola facendo fuoco e uccidendosi a vicenda. Wells è stato colpito a morte, King è deceduto poco dopo essere arrivato all’ospedale universitario UAB West.

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