I tifosi allo stadio tornano a rischiare di non vedere dal vivo i propri campioni: il sottosegretario alla Salute minaccia nuove chiusure
Tra pochi mesi saranno passati due anni dall’inizio della pandemia relativa al Covid-19. L’emergenza sanitaria che attanaglia tutto il mondo sembrava poter essere debellata dai vaccini, ma tra incertezze e nuove varianti le ultime notizie riguardanti la quarta ondata ed un nuovo aumento di contagi non lasciano ben sperare.
L’Italia, così come gli altri Paesi, hanno deciso quindi di introdurre nuove misure a ridosso delle festività natalizie con la speranza che gli indecisi del vaccino possano cambiare idea e chi invece è già vaccinato possa ripararsi dai nuovi contagi con la terza dose.
Tra due settimane entrerà in vigore il cosiddetto “Super Green Pass”, che di fatto lascerà fuori dagli eventi sportivi molti supporters che finora potevano accedere agli impianti con un tampone negativo. Dall’estate in poi milioni di tifosi erano ritornati allo stadio ma ora c’è il rischio di nuove chiusure e non solo a causa del super green pass.
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Tifosi allo stadio, il sottosegretario alla Salute insorge: “Mascherine o curve chiuse”
A parlare di questa situazione è stato Andrea Costa, intervenuto stamattina sulle frequenze di Radio1 nel programma “Un giorno da pecora”. Il sottosegretario alla salute ha puntato il dito contro i tifosi allo stadio rei di non indossare la mascherina durante i match:
“Allo stadio è già previsto l’uso della mascherina ed è inaccettabile vedere tifosi che non la portano. In questo senso io sarei ancora più drastico. Se si dovesse continuare a vedere tifosi sprovvisti della mascherina, bisognerebbe giocare la partita successiva a porte chiuse. Sarei per optare per questa decisione, le regole vanno rispettate”.
In effetti, come potete vedere anche da alcuni scatti pubblicati sul nostro sito, allo stadio e soprattutto nei settori più caldi è difficile far mantenere il distanziamento sociale e molti non indossano la mascherina nonostante sia prevista dalla legge.
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Se questi comportamenti dovessero continuare ci sarebbe dunque il rischio di una sanzione per i club che potrebbero dover chiudere di nuovo i loro impianti al pubblico. Per ora è solo un’ammonizione, ma come abbiamo già visto in passato si potrebbe passare in pochi giorni dalle parole ai fatti.
