Max Verstappen campione, l’omaggio di un big: “Lui come Schumacher”. Ecco il segreto del giovane olandese che ha battuto Hamilton
Ora che il Mondiale di Formula 1 è andato in archivio e sarà ricordato come uno dei più belli nella lunga storia della disciplina, continuano gli omaggi a Max Verstappen. L’ultimo è arrivato da un ex pilota che sa benissimo quanta pressione ci sia a quei livelli, anche se non ha mai vinto un titolo.
Intervistato dall’emittente britannica ‘Channel 4’, David Coulthard ha spiegato che secondo lui a fare la differenza è stata la personalità mostrata dal numero uno Red Bull. “Lui è geniale e nello stesso modo controverso. Conosciamo altri piloti che combinano queste due qualità? Direi Ayrton Senna o Michael Schumacher. Pochissime persone riescono a farlo”.
Secondo l’ex pilota scozzese, serviva qualcosa di speciale per minare la solidità di Hamilton e della Mercedes, solo uno come Max poteva farcela. Ogni volta che ha potuto, lo ha attaccato anche nei punti più impensabile e questi ha messo dei tarli nella testa del sette volte campione del mondo. “Tutto questo ha permesso a Max di influenzare psicologicamente Lewis, è entrato nella sua testa. Non ha paura di nessuno, non conosce quel tipo di emozione quando è in pista. Ed è questo che mi impressiona di più di lui”.
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Max Verstappen campione, l’omaggio di un big: ecco perché la Formula 1 deve essergli riconoscente
Gli stessi complimenti che solo poche ore prima erano arrivati a Verstappen da un altro notissimo ex pilota di Formula 1, l’australiano Mark Webber che con la Red Bull ha anche corso. Quanto successo quest’anno a Zandvoort, quella marea arancione che lo trascinato verso la vittoria è stato indimenticabile se secondo lui il mondo della F1 lo dovrebbe ringraziare.
“La Red Bull ha deciso di correre un rischio puntando in maniera così evidente su Max – ha detto anche lui a ‘Channel 4’ – ma fa parte della filosofia di quella scuderia. Verstappen ha lo stesso Dna della sua scuderia, corre all’attacco e non vuole fare prigionieri. E Max sa di aver battuto un Hamilton affamato e in gran forma”.