Vittoria straordinaria di Arianna Fontana nei 500 short track femminili, una conferma dopo il successo di Pyeongchang
Vincere un’Olimpiade è difficilissimo, ed è per sempre. Vincerne due è un sogno che pochissimi atleti al mondo possono permettersi di fare. 
Arianna Fontana è una di questi la velocista valtellinese ha riconquistato l’oro olimpico vinto a Pyeongchang al termine di una gara nervosa e difficilissima da gestire sotto l’aspetto tattico ed emozionale.
Arianna Fontana, bis indimenticabile
L’atleta di Polaggia, 31 anni, entra nel ristrettissimo gruppo di atleti in grado di annoverare un oro back to back. Il tutto in una specialità imprevedibile e difficilissima come lo short track e al cospetto di avversarie di valore assolutamente straordinario.
Finale difficile si diceva. Sul filo della tensione.
Il racconto della finale
La partenza vede cinque atlete al via, tutte quotatissime: Arianna, campionessa in carica, l’olandese Schulting, presentata dai favori del pronostico, la padrona di casa Zhang, la belga Desmet e la canadese Boutin. Una falsa partenza della Boutin, anche lei candidata alla vittoria, costringe a un secondo start. Ma un contatto tra la Fontana e la Schulting costringe i giudici a una ulteriore partenza.
LEGGI ANCHE – Olimpiadi, Federica Brignone da sogno in Gigante: il risultato della gara 
E qui Arianna Fontana ha abbandonato qualsiasi tattica mettendosi sulle tracce della Schulting, passandola prima dell’ultimo giro e bruciandolo con una traiettoria conclusiva praticamente perfetta. L’Azzurra ha avuto la forza e il merito di non commettere errori, di passare l’atleta olandese e trovare sempre la traiettoria perfetta spingendo in modo ossessivo fino al traguardo.
LEGGI ANCHE – Olimpiadi, Dominik Fischnaller impresa di bronzo nello slittino
Arianna taglia il traguardo con 71 centesimi di secondo di vantaggio davanti alla Schulting e alla Boutin e con l’ultimo fiato squarcia il tetto del Capitol Indoor Stadium con un urlo di gioia. Poi l’abbraccio di suo marito, Anthony Lobello, le lacrime e la soddisfazione di mettere agli atti la prima medaglia d’oro azzurra di questa rassegna, la decima individuale. Tante quante quelle di Stefania Belmondo. Un bottino che potrebbe ancora incrementare.
