Marcell Jacobs, l’annuncio è da sogno: una previsione “mostruosa”

Marcell Jacobs, l’annuncio è da sogno: una previsione “mostruosa”. Il velocista azzurro è apparso incontenibile ai Mondiali Indoor di Belgrado

Il successo alle Olimpiadi di Tokyo non ha placato la sua fame di gloria e ora insegue il record straordinario di “penta campione”, ovvero detenere contemporaneamente tutti i titoli più importanti9 per un velocista.

Marcell Jacobs
Marcell Jacobs (AnsaFoto)

E’ un periodo d’oro per l’atletica azzurra, inaugurato dalle splendide Olimpiadi di Tokyo della scorsa estate. La punta di diamante del nostro movimento è ovviamente lui: Lamont Marcell Jacobs Jr. Il velocista di Desenzano è in un momento di forma incontenibile e ne ha dato dimostrazione con il 6″41 di sabato sera a Belgrado, con il quale ha conquistato il titolo Mondiale Indoor e limato di 1 centesimo il record europeo sulla distanza più corta. Un ritorno in questo 2022 privo di macchia, tra le tre vittorie consecutive in altrettanti meeting internazionali, tra Germania, Polonia e Francia e la conquista del titolo italiano ad Ancona. Un paio di mesi dedicati esclusivamente ai 60 metri, in attesa di sprigionare la potenza pura sulla distanza più gradita: sua maestà i 100 metri. 

L’appuntamento cruciale saranno i Mondiali di Eugene (Oregon) a luglio, dove tutta la concorrenza proverà a sgambettarlo. Il 27enne di origine americana insegue un record senza precedenti. Se riuscirà a conquistare anche la medaglia d’oro mondiale e successivamente il primo posto agli Europei di Monaco di Baviera (agosto), diventerà il primo sprinter ad essere “penta campione”, ovvero a detenere contemporaneamente tutte “le cinture” di massimo prestigio.

Marcell Jacobs, Paolo Camossi non ha dubbi: “Può farcela”

Jacobs
Marcell Jacobs (AnsaFoto)

Per parlare delle prospettive di Jacobs e delle sue possibilità tecniche, La Gazzetta dello Sport ha intervistato l’allenatore, Paolo Camossi, noto ex triplista dell’atletica azzurra.

Marcell, sui 60 indoor, da una stagione all’altra è migliorato di sei centesimi. Se farà lo stesso sui 100 arriverà a 9″74, ma proporzionalmente può crescere anche di più. Il tutto presupponendo condizioni di vento nullo“.

Poi proprio a proposito delle condizioni ambientali aggiunge: “Mettiamoci una folata a favore, una buona pista, una gara tirata con avversari di prestigio, ed ecco che sognare diventa plausibile. Quello che più ho apprezzato dell’esperienza di Belgrado è come sia stato in grado di cambiare in corsa con molta freddezza e serenità alcuni dettagli, adeguandosi alle caratteristiche dell’impianto, in partenza e non solo”.

In questo momento Marcell è il vero punto di riferimento: “Coleman, Bracy, Baker, Bromell e chi più ne ha più ne metta. In questo momento è Marcell a tirare il gruppo“. Sulle possibilità di vittoria negli altri appuntamenti stagionali, Camossi si sbilancia: “Serve umiltà. Ma certo, perché no?“.

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