“Capitano tutte a me”, Sofia Goggia pensa al futuro e alla sfortuna: le sue parole

Ufficialmente non crede alla sfortuna ma… è indubbio che nei momenti decisivi della carriera di Sofia Goggia la buona sorte fosse girata da un’altra parte

La stagione degli sport invernali si è ormai chiusa con un bilancio tutt’altro che disprezzabile per Sofia Goggia.

Sofia Goggia
Sofia Goggia, con la sua ultima Coppa del Mondo di Sci (Foto ANSA)

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per la campionessa bergamasca? Considerando le vittorie e la medaglia d’argento olimpica non si può parlare di bilancio negativo.

Il bilancio di Sofia Goggia

Ma è evidente che qualche motivo di recriminazione ci sia anche per lei, soprattutto considerando i presupposti di un 2022 che poteva essere trionfale, considerando la Coppa del mondo e le Olimpiadi. L’occasione per un bilancio della sua stagione è stata la premiazione degli atleti del gruppo sportivo Fiamme Gialle che si è svolta oggi presso il salone d’onore della caserma Generale Sante Laria di Roma.

“Pronta per Milano-Cortina”

Un momento sereno, in compagnia di tanti colleghi dell’arma e di altri atleti. Sofia ne ha approfittato per parlare non solo del suo passato e della splendida esperienza di Pechino 2022. Ma anche del suo futuro, di un nuovo rapporto tecnico con quello che sarà il suo allenatore, , e della scadenza non poi così lontana della prossima competizione olimpica, quella di Milano-Cortina del 2026.

“Il programma per quanto mi riguarda è già cominciato – dice Sofia Goggia – lavorerò non solo sulla condizione fisica ma anche su quella mentale, voglio arrivare alle Olimpiadi italiane nella massima condizione possibile. Quattro anni sono tanti, ma quando si lavora con le nostre scadenze volano al momento sto bene, devo ancora recuperare un po’ di condizione soprattutto sulla gamba sinistra”.

Goggia
Sofia Goggia con l’argento olimpico di Pechino 2022 (Ansa Foto)

Quella gamba sinistra che aveva ceduto drammaticamente poche settimane prima delle Olimpiadi di Pechino togliendole il privilegio di fare il portabandiera alla cerimonia inaugurale: “Mi è dispiaciuto rinunciare a un ruolo del genere, ma chissà, potrebbe esserci un’altra occasione. Non sono una persona che crede nella sfortuna, ma devo riscontrare che alcune cose sono davvero capitate solo a me. Pazienza, faccio esperienza e vado avanti, a testa bassa punto a Milano-Cortina conto di fare una bella Olimpiade”.

Nessun commento circa le polemiche che avevano accompagnato i suoi successi e le sue medaglie durante le ultime Olimpiadi cinesi che, in qualche modo, avevano diviso la squadra italiana: “Cose che possono succedere e che mi lascio alle spalle. Penso solo al futuro perché il prossimo appuntamento è sempre quello più importante quello sul quale lavorare”.

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