Prezzo carburanti, scatta un nuovo: i dati preoccupano i cittadini

Prezzo carburanti, scatta un nuovo allarme: i dati preoccupano i cittadini. Nonostante i provvedimenti del governo, torna ad aumentare la benzina

Il taglio delle accise che il Governo italiano ha prorogato fino al 2 agosto è stata una vera e propria boccata d’ossigeno per milioni di automobilisti e cittadini. Il provvedimento deciso dall’esecutivo Draghi ha permesso e permette tutt’ora, ai prezzi dei carburanti, di non schizzare verso l’alto con aumenti sconsiderati.

Benzina
Preezzo carburanti (Ansa)

Il problema è che la contingenza internazionale non consente di arrivare a dei cali significativi del costo di benzina e diesel alla pompa.

In tal senso le notizie che giungono dalla Russia, confermate da esponenti di spicco dell’Unione Europea, riguardo a un prossimo e ormai imminente blocco totale delle forniture di gas verso i paesi occidentali. contribuiscono a creare un clima di paura e incertezza.

E questo nonostante il prezzo del petrolio sia sceso sensibilmente negli ultimi giorni. Qualche lieve miglioramento da questo punto di vista si può trovare sul costo del diesel, sceso dopo parecchi giorni sotto i 2 euro al litro. Per quanto concerne la benzina invece le riduzioni dei  prezzi sono impercettibili.

Prezzo carburanti, segnali contrastanti: rischio aumenti a breve termine

Benzina
Benzina (Ansa)

Come si può notare da questa tabella, anche la benzina sia in modalità self-service che servito ha fatto registrare lievi riduzioni di prezzo: niente di clamoroso, ma almeno il circolo vizioso e inarrestabile degli aumenti spropositati si è bloccato.

Resta da stabilire per quanto tempo ancora, alla luce delle notizie che arrivano dal fronte del conflitto russo-ucraino e dal mercato del petrolio. Il ventilto e minacciato stop delle forniture del gas da parte della Russia rischia di avere conseguenze a dir poco catastrofiche per l’intero sistema economico europeo.

Alcuni paesi guida, in primis la Germania, potrebbero soffrire di una crisi economica mai vista dal 1945 ad oggi. Anche Francia e Italia rischiano di dover prendere provvidementi in senso restrittivo: riduzione dei consumi, due grandi in meno nei riscaldamenti il prossimo inverno.

E sulla scorta del blocco del gas, anche il petrolio rischia di andare incontro a nuovi e ancora più sostanziosi aumenti. Di conseguenza, benzina e diesel potrebbero tornare ben oltre i 2 euro al litro.

 

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