Rivoluzione in Formula 1, sta per cambiare tutto: la decisione è ufficiale!

Rivoluzione in Formula 1, sta per cambiare tutto: la decisione è ufficiale! La FIA traccia le linee guida per il futuro del Circus

Già dal Gran Premio di Spa le scuderie si troveranno a fare i conti con delle novità sulla rigidezza del fondo. Sarà solo il primo passo verso altri paletti previsti per il 2023. Sullo sfondo il cambio dei motori nel 2026.

Rivoluzione Formula 1
Rivoluzione in Formula 1 (Ansafoto)

Come sempre le mosse in Formula 1 vengono studiate con un largo anticipo, specie se riguardano cambiamenti regolamentari per le scuderie. Siamo reduci da un passaggio epocale dal punto di vista tecnico in questo 2022, con una rivoluzione che ha rimescolato le carte in tavola. Il ritorno a vetture con effetto suolo ha rappresentato una grossa sfida per tutti e ancora oggi tanti aspetti vanno compresi e sistemati.

Le monoposto di nuova generazione hanno sempre bisogno di una fase di assestamento, anche da parte della Federazione per inquadrare al meglio il piano regolamentare. Già dal ritorno alle corse a Spa, in Belgio, fra 10 giorni, troveremo qualcosa di diverso rispetto all’Ungheria.

Il presidente della FIA, Mohammed Ben Sulayem, ha annunciato su Twitter qualche giorno fa come il Consiglio Mondiale abbia approvato il piano anti-saltellamento, per eliminare del tutto il porpoising. La misura, contestata da Ferrari e Red Bull, è stata accettata con il sorriso dalla Mercedes, che più di tutte aveva sofferto di questo rimbalzo incontrollato sui rettilinei. Per venire incontro a tutte le squadre è stata leggermente modificata la proposta originaria. Il bordo del fondo, infatti, dovrà essere rialzato di 1,5 cm anziché di 2,5 come inizialmente previsto.

Rivoluzione in Formula 1, tutti i cambiamenti previsti nei prossimi anni: dal 2026 arriva il nuovo motore

Red Bull F1
Red Bull (Ansafoto)

Inoltre dalla prossima gara ci saranno controlli più severi sulla flessibilità del fondo (la Red Bull è sempre rimasta borderline in questo aspetto). Dal 2023, per essere ancora più precisi, verrà inserito un sensore per monitorare tale parametro costantemente.

L’altro grande tassello che deve incastonarsi nel puzzle regolamentare futuro, è legato al cambio di motori che arriverà nel 2026. Si comincerà dal prossimo gennaio con l’introduzione di un tetto alle spese (95 milioni di dollari per il triennio 22-25) che potrà salire a 130 milioni nel 2026. Saranno ammesse alcune eccezioni, come avviene per il budget cap legato al telaio, riguardanti settori come inflazione, tasse, sicurezza, servizio ai team clienti, marketing, etc…

I propulsori che verranno progettati saranno sempre dei sei cilindri da 1600cc, ma non avranno più la batteria dell’MGU-H. A questo si aggiungerà una maggiore standardizzazione nella costruzione, con misure definite per elementi quali pistoni, albero motore, testata, le valvole, la posizione degli iniettori e la turbina.

Anche il flusso del carburante verrà limitato per non sforare i 400 kilowatt di potenza del motore termico mentre l’ers (il sistema di recupero dell’energia) sarà potenziato a 350 kilowatt. Insomma una serie di provvedimenti che dovrebbe portare ad una riduzione dei costi in prospettiva 2030 e una maggiore competitività di più squadre contemporaneamente.

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