Calcio italiano in lutto, è morto un simbolo: aveva segnato anche a Wembley. Con i club e la Nazionale azzurra ha scritto pagine leggendarie
Ci sono figure che hanno scritto la storia del calcio, anche in Italia, e hanno aperto una via pur non diventando famose come le stelle di questo sport,. Come Sergio Brighenti, morto oggi a 90 anni e simbolo per diverse generazioni.

Brighenti in effetti ha vissuto più epoche del nostro calcio, a partire dagli anni ’50 per finire con il nuovo secolo, sempre da protagonista. Originario di Modena, per tre stagioni dal 1949 aveva indossato come attaccante la maglia della squadra della sua città con 19 reti in 52 partite. Così era stato notato dall’Inter e in nerazzurro aveva anche vinto due scudetti nelle stagioni 1952/53 e 1953/54 (20 reti in 40 presenze).
Successivamente giocò con la Triestina (54 presenze e 13 reti), con il Padova (91 presenze e 50 reti) e con la Sampdoria. In serie A con quella maglia detiene il record di gol realizzati in una stagione (28 reti nella stagione 1960/61).Infine il ritorno al Modena e l’ultima stagione con il Torino nel 1964-1965 Torino.
Calcio italiano in lutto, è morto un simbolo: suo un gol storico con la maglia azzurra
Grazie alle sue prestazioni Sergio Brighenti fu anche convocato in Nazionale il 6 maggio 1959, realizzando il gol del momentaneo 1-2 contro l’Inghilterra di Bobby Charlton a Wembley. Fu il primo gol di un azzurro in quello stadio, nella partita poi conclusa sul 2-2. In Nazionale giocò 9 partite, l’ultima delle quali da capitano, segnando 2 reti, entrambe all’Inghilterra. Ha disputato anche 1 partita in nazionale B e 1 in Under 21 siglando una doppietta.
Quando ha smesso, è cominciata la seconda parte della sua carriera come allenatore. In particolare quella con la Nazionale Italiana, prima all’Under 21 e poi a quella maggiore, come vice di Azeglio Vicini durante gli Europei del 1988 e nei Mondiali di Italia 90. Inoltre per diverse stagioni è stato opinionista televisivo dedicandosi alla co-conduzione sulla Rai del magazine “A tutta B”, condotto sia da Marco Civoli che da Paolo Paganini.

Gabriele Gravina, presidente della FIGD, lo ricorda così: “Con Sergio Brighenti se ne va uno straordinario attaccante, che ha accompagnato diverse generazioni di appassionati. E un grande uomo di calcio, che ha legato il suo nome allo storico primo gol azzurro a Wembley e alla Nazionale allenata da Azeglio Vicini, di cui è stato braccio destro”.