Clamorosa sconfitta interna della Lazio battuta in casa dalla Salernitana con una clamorosa rimonta
Non un bel modo di preparare il derby, ormai imminente, e nemmeno la trasferta di Coppa di Rotterdam, decisiva per l’accesso al secondo turno di Europa League. 
La Lazio perde clamorosamente in casa il 12esimo turno di Serie A contro la Salernitana. Una sconfitta pesante anche in considerazione delle vittorie del Napoli, sempre più isolato al comando, e dell’Atalanta, tornata al successo proprio dopo la sconfitta contro i biancocelesti di domenica scorsa.
La partita
Lazio costretta a fare i conti con l’infortunio ormai a lungo termine di Immobile. Ma anche con una squadra che ha nelle gambe l’impegno ravvicinato con il Midtjyland e la prospettiva di due gare decisive, con Feyenoord e Roma, nel corso dei prossimi sette giorni. Turn over moderato per la squadra di Sarri.
Lazio-Salernitana 1-3
Primo tempo tutto dei padroni di casa che spingono con convinzione ma senza sfondare. Zaccagni sfiora il gol, Pedro scheggia un palo. E mentre la Salernitana è costretta a rinunciare a Gyomber, infortunato, la Lazio passa e trova il vantaggio grazie a un inserimento di Zaccagni che sfrutta l’appoggio di Luis Alberto. Sembra la svolta. Ma il secondo tempo si trasforma in un incubo per la squadra di Sarri.
In avvio di ripresa Candreva pesca il pareggio sfruttando un appoggio di Mazzocchi e sorprendendo Provedel con un delizioso pallonetto. Poi è Fazio a ribaltare la gara con un gran tiro su un cross di Candreva non intercettato dalla difesa laziale. A un quarto d’ora dal termine Dia completa il flotto con una spaccata perfetta per tempi ed esecuzione sul cross di Bradaric.
La Lazio si innervosisce, va in confusione e subisce la prima sconfitta dopo otto risultati utili consecutivi. Finale nervosissimo, compresa una clamorosa rissa a tempo scaduto. E a peggiorare le cose c’è anche il cartellino giallo che esclude Milinkovic-Savic, ammonito nove minuti dopo essere entrato dalla panchina, dal derby contro la Roma. La Salernitana non aveva mai vinto all’Olimpico.
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