Djokovic respinto dagli Stati Uniti, spunta un’ipotesi clamorosa: sta per succedere

Il no del governo statunitense alla presenza del numero uno al mondo nel Masters 1000 di Indian Wells apre scenari clamorosi

Un anno fa tutto il mondo stava uscendo dall’incubo Covid-19 e lo sport si adeguava a regole vecchie ma anche nuove. Nole Djokovic, che non si è mai vaccinato e non ha mai nemmeno finto di averlo fatto, era stato respinto dagli Australian Open e lo stesso è successo per tutta la stagione anche negli Stati Uniti.

Djokovic respinto dagli Stati Uniti - Sportitalia.it
Djokovic respinto dagli Stati Uniti – Sportitalia.it

Così ha dovuto rinunciare al doppio Masters 1000 di marzo tra Indian Wells e Miami, ma anche a tutta la tournée estiva tra Stati Uniti e Canada oltre agli US Open. Oggi i tempi sono cambiati decisamente e così ha potuto giocare e vincere gli Australian Open 2023. Ma al momento le porte statunitensi restano ancora chiuse perché fino a maggio le regole non cambieranno.

Il numero uno al mondo ha provato comunque a partire, chiedendo un’esenzione alle autorità americane per prendere parte al torneo di Indian Wells. Richiesta ricevuta ma respinta, perché la Homeland Security ha rifiutato la domanda. Così ha scelto di ritirarsi e in Florida le prime due teste di serie sono Carlos Alcaraz e Stefanos Tsitsipas mentre al suo posto è entrato Nikoloz Basilashvili che ringrazia.

Djokovic respinto dagli Stati Uniti, Sanremo lo invita al suo Challenger

Facilmente ora Nole dovrà saltare anche il Masters 1000 di Miami in programma tra due settimane e quindi di fatto stare fermo praticamente un mese prima di riprendere con i tornei sulla terra battuta in Europa. O forse no, perché spunta un’ipotesi clamorosa.

Come spiega il sito specializzato Ubitennis infatti dall’Italia, Paese che il serbo ama moltissimo, è partita una richiesta suggestiva. Dal 26 marzo infatti comincerà l’ATP Challenger 125 organizzato dal Tennis Team Sanremo sui campi della località rivierasca.

Così gli organizzatori hanno chiesto a Djokovic di partecipare come wild card, per tenersi in allenamento. In realtà però secondo il regolamento ATP non può farlo perché i Challenger sono vietati ai primi 10 giocatori al mondo, che lì avrebbero vita troppo facile. Quindi l’unica possibilità sarebbe quella di giocare il doppio, diciamo al momento molto remota.

Djokovic un altro scandalo
Novak Djokovic – Sportitalia.it

Realisticamente il suo rientro in campo sarà nella seconda settimana di aprile quando qualche chilometro più in là comincerà il Masters 1000 di Montecarlo. Il primo grande torneo in preparazione del Roland Garros quindi chiama il serbo e lui risponderà. Così come sarà presente agli Internazionali d’Italia al Foro Italico.

Fuori da Indian Wells ma non ancora da Miami: i tifosi di Djokovic aspettano una buona notizia

Novak Djokovic quindi fermo per più di un mese anche se contro la sua volontà? Oggi diciamo di sì, ma c’è ancora una piccola speranza di rivederlo in campo a Miami, nel secondo Masters 1000 americano di marzo.

Il Governatore della Florida, Ron DeSantis, nelle ultime ore ha indirizzato una lettera aperta al Presidente Biden perorando la causa di Nole in vista di Miami, torneo che inizierà il prossimo 19 marzo.

Djokovic furioso
Per Djokovic non è ancora finita- Sportitalia.it

DeSantis ha ricordato a Biden che il miglior giocatore al mondo non può essere in campo solo perché pende su di lui l’obbligo del vaccino come viaggiatore straniero. Ma “come risultato della sua illustre carriera e dei suoi gesti di filantropia, ha un grande seguito negli Stati Uniti. Non ci sono dubbi che una sua presenza al Miami Open sarebbe un grande vantaggio sia per questo splendido torneo che per gli appassionati di tennis”. Aspettiamo la risposta.

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