Juventus-Inter termina in parità, nervi tesi sul finale

Non è mai stata una partita come altre, e mai lo sarà. Il Derby d’Italia a prescindere dalla competizione che vede protagoniste Juventus e Inter ha sempre un tratto distintivo: la tensione. Una sfida dal valore simbolico che oltrepassa il campo, ma che questa sera ha lanciato senza dubbio un messaggio negativo per il mondo del calcio. Allo Stadium di Torino Juventus-Inter valevole per la gara d’andata di semifinale di Coppa Italia è terminata sull’1-1. Entrambe le reti sono arrivate sul finale, concitatissimo. A gara terminata parapiglia in campo e fioccano i cartellini rossi.

La partita: poche emozioni nel primo tempo

Il primo affondo della gara porta il nome del Fideo, ineccepibile nell’uno contro uno controlla la sfera e con un destro debole indirizza in porta, Handanovic mette in angolo e salva i suoi. Poca Inter nella prima mezz’ora, sono i bianconeri a dettare i ritmi del match e gli ospiti faticano ad adattarsi. La reazione degli uomini di Inzaghi si fa attendere e arriva al 33’ con Dzeko che in area serve Brozovic, il croato di prima intenzione cerca la porta, la risposta di Perin la mantiene inviolata. I nerazzurri entrano in partita e l’atmosfera allo Stadium si scalda, ma il duplice fischio manda le squadre negli spogliatoi.

Ripresa: Tra Juventus e Inter regna l’equilibrio, ma nel finale accade di tutto

In avvio di ripresa qualcosa cambia, entrambe le compagini spingono in avanti e trovano più spazio, le rispettive difese reggono bene. L’impressione rimane comunque maggiormente positiva per la Juventus, più compatta sul rettangolo verde.
Chance da una parte e dall’altra. Al 64’ Mkhitaryan sfiora il palo di Perin, per la Juve ci tenta Milik che a pochi passi da Handanovic non arriva sulla sfera servita da Cuadrado.
Il gol del vantaggio per la Vecchia Signora arriva all’83’ proprio a firma del colombiano che con un potente tiro punisce l’Inter. L’azione parte dalla sinistra con un cross indirizzato in area, Cuadrado dopo un contrasto aereo insacca in rete, dove nulla può Handanovic. I 90’ sono già passati ma allo Stadium la gara è ancora apertissima. Nei 3’ di recupero accade di tutto, a pochi secondi dal fischio finale Bremer infrange i sogni dei suoi commettendo un fallo di mano che porta l’Inter sul dischetto. Dagli undici metri si presenta Lukaku (subentrato al 68’ al posto di Dzeko). Il centravanti non tentenna, segna, ristabilisce il pareggio ed esulta. Un’esultanza che fa discutere e costa il secondo giallo al belga costretto a lasciare il campo. Arriva il triplice fischio che sancisce l’1-1 finale, ma entrambe le squadre non lasciano il campo. Si scatena una rissa, e fioccano cartellini rossi, dopo Lukaku sanzionati anche Cuadrado e Handanovic. Insomma, il derby d’Italia ancora una volta non rappresenta un esempio di sportività, così come avvenuto nell’ultimo recentissimo precedente.
Un finale concitato che lascia tutto apertissimo in attesa della seconda manche a San Siro in programma il prossimo 26 aprile.

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