ESCLUSIVA SI Levinton: “Retegui-Fiorentina? E’ pronto per ogni squadra”

Da Retegui a Zapelli, fino ai talenti che si sono messi in mostra nel recente Mondiale Under 20: gli occhi dei club italiani sui prodotti che l’Argentina ha da offrire di anno in anno sono sempre molto attenti. L’attaccante del Tigre, in particolare, è il nome nuovo di questo mercato estivo: dalla convocazione in Nazionale da parte di Roberto Mancini, i rumors di mercato intorno a lui si sono sprecati e la Serie A sembra poter essere nel suo prossimo futuro.

Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto l’intermediario di mercato Sergio Levinton, per parlare dei prossimi giocatori della Seleccion che vedremo nel Belpaese.

Quali saranno i prossimi argentini a fare il salto in Europa?

“Ci sono alcuni giocatori molto talentuosi che si sono messi in mostra nel Mondiale Under 20. E c'erano molti osservatori europei ed italiani in particolare sugli spalti, senza far nomi per rispetto. Ma ce ne sono vari che sono seguiti dai vostri club e che potrebbero arrivare in Serie A”. 

Un intermediario ce ne ha fatti due di nomi, seguiti dai nostri club: Infantino e Veliz.

"Sono entrambi profili molto interessanti e dal grande potenziale. Si sono messi in mostra prima nel campionato e poi al Mondiale e potrebbero fare bene da voi. Una cosa va precisata, a mio parere”.

Quale?

“Io sono stato allenatore ed ho visto alcuni club europei ed italiani investire cifre importanti su giocatori che magari dovevano ancora terminare il loro percorso di crescita. È una questione di tempo, ma alcuni di loro magari hanno bisogno prima di un passaggio intermedio, perché dopo 6 mesi di rodaggio potrebbero dover terminare la loro crescita".

Retegui è al centro di numerosi rumors di mercato, gli ultimi su Inter e Fiorentina. E’ pronto per questi club?

“Se io fossi un allenatore vorrei sempre avere un attaccante come Mateo. A partire da come è lui a livello di persona perché mi sembra che abbia la testa sulle spalle ed i piedi per terra. In campo ha un atteggiamento ed una attitudine esemplari. Questo oltre ad aver dimostrato sul campo di saper fare quello che deve fare un attaccante”.

I gol.

“Ne ha fatti al Tigre, in campionato, in Copa Sudamericana, in Coppa Libertadores. Poi ha indossato una maglia pesante come quella dell’Italia ed anche lì ha fatto subito gol. Credo che possa giocare ovunque. Poi si può parlare dei gusti e dei paragoni che ho sentito con i vari Crespo, Batistuta e Ibrahimovic e questo è un altro discorso, perché parliamo di giocatori che si sono guadagnati la loro fama nel corso di una carriera”. 

Anche Bruno Zapelli ha fatto il passaggio dalla chiamata in Azzurro (Under 21) ai rumors, soprattutto in chiave-Lazio.

“Giocatore talentuoso e che sta tirando fuori il suo stile e la sua classe. Anche lui potrebbe fare molto bene, se qualche club deciderà di investire su di lui e di dargli la fiducia ed il tempo che necessita”.

Chi sembra più pronto degli altri è il figlio di Redondo, Federico. Cosa ci dice di lui?

“Federico ha diversi aspetti intriganti. Prima di tutto ha alle spalle una genetica inconfondibile: impossibile, guardandolo giocare, non pensare a suo padre, perché lo ricorda nello stile. Al di là dei paragoni però, credo che sia un centrocampista centrale con caratteristiche molto interessanti per tutti i club. E’ molto veloce mentalmente, nel pensiero e forse deve crescere sul ritmo di gioco. È molto giovane e va aspettato anche lui”.

C’è un nome che si sente di fare fra chi potrebbe arrivare in Serie A in questo mercato?

“Fra quelli che seguo c’è Claudio Bravo che gioca in Mls è un profilo molto seguito. Laterale sinistro che ha fatto tutta la trafila delle giovanili in Nazionale e credo che sarà titolare nella Seleccion, prossimamente. È stato un obiettivo di vari club europei, anche italiani. L'unico freno è il fattore economico, perché il suo club non ha bisogno di denaro ed alcune squadre non sono disposte a pagare tanto per i terzini. Cosa che fra l'altro non comprendo perché un buon terzino sinistro non è facile da trovare e lui è straordinario".

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