Nonostante le lacrime per l’addio ed una separazione che non è sembrata condivisa da tutte le parti in gioco, il dopo-Juventus di Dybala è stato decisamente un bel capitolo, fino a qui: rilanciatosi nella Roma di Mourinho, la Joya, pur dovendosi gestire fisicamente per i fastidiosi acciacchi, ha ritrovato la felicità, sentendosi al centro di una squadra e di una città che lo ha eletto a proprio beniamino.
A livello di squadra la stagione ha regalato momenti esaltanti ed altri più difficili, con l’impresa solo sfiorata in Europa League e sfumata ai calci di rigore. I giallorossi però sono pronti ad alzare l’asticella e per farlo servirà loro ancora il miglior Dybala, che al mercato proprio non sembra pensarci.
Ai microfoni di SPORTITALIA è intervenuto in esclusiva lo scopritore del numero 21, Santos Turza, per parlare di lui. Turza, a Cordoba in Argentina, è un'istituzione: dei 73 anni che ha, ne ha passati più di 50 a scoprire e talenti per l'Instituto. Dove, nel 2003, arrivò Paulo: "Arrivò questo ragazzino di dieci anni" – racconta – ", per un provino accompagnato dal padre. Quanto mi ci volle a capire che avevo davanti un crack secondo lei?”. Ben poco, in effetti, bastò iniziare a vedere come toccava la palla quel ragazzino: “Dopo 10 minuti dissi ai miei collaboratori che andava tenuto (ride, n.d.r.)”.
“Alla Roma” – continua il dirigente – “credo che Paulo si sia sentito di nuovo importante e apprezzato in pieno. Non che alla Juve non lo fosse, ma la piazza giallorossa era quello che più gli serviva in questo momento, forse”.
Nella Capitale, la Joya vuole puntare a vincere qualche trofeo, dopo la delusione contro il Siviglia: “E’ stato solo l’inizio, ma si è visto che peso possa avere Paulo in una squadra che lo mette nelle migliori condizioni per rendere. Penso che con lui la pericolosità della squadra di Mourinho aumenti molto. José da lui” – conclude – “sta tirando fuori il meglio a livello motivazionale e credo e spero che possano alzare ancora di più l’asticella, magari regalando il sogno di uno Scudetto ai tifosi, mercato permettendo”.
