Furlani-Moncada, qua la mano. Kessie, la Juve appostata. Lotito e i regali da Champions

I nostalgici di Paolo Maldini hanno già dimenticato. E idealmente dovrebbero stringere la mano a Furlani-Moncada, il tandem che ha acceso i sogni rossoneri in un’estate fin qui indimenticabile. Nulla contro Paolo, ci mancherebbe, anzi riconoscenza perché il suo lavoro ha consentito al Milan di tornare in cima al gruppo, portando a casa uno scudetto che mancava da una vita. Ma sembrava quasi che senza Maldini il Milan dovesse sparire dalla mappa del calcio, un tizio al microfono celebrava quasi “funerali” nelle ore del raduno, un modo inappropriato di prepararsi a quanto sarebbe accaduto. Furlani e Moncada hanno acceso il motore, non hanno badato a spese, hanno subito investito quanto avevano incassato dalla cessione di Tonali al Newcastle e si sono divertiti. Si erano presentati con Loftus-Cheek, non una scelta banale, avevano aggiunto Pulisic, hanno fatto tris con Rejnders, per il poker largo a Okafor. Cinquina e tombola dovrebbero essere Chukwueze e Musah, di sicuro non sarebbero gli ultimi acquisti perché quando il motore è acceso bisogna andare al massimo sia in curva che sul rettilineo. Il cambio di rotta sull’attaccante è stato fatto innestando un’altra marcia altissima sull’autostrada: il Milan voleva andare sull’esterno del Villarreal, extracomunitario come Loftus-Cheek, e quindi ha mollato subito Taremi che era stato trattato. Ma l’arrivo dell’attaccante avrebbe chiuso le porte a Chuk per una questione di slot: siccome Chuk era una priorità, avanti con Okafor che ha il passaporto comunitario. Chukwueze ha una spiegazione: il Milan pensa di poter essere in pole per ogni Moto GP della Serie A, Chuk a destra e Leao a sinistra significa avere il vento fortissimo a favore. La scorsa stagione si diceva, giustamente, che il Milan puntava troppo sulla corsia mancina (Theo più Leao) e che andava rafforzata la fascia opposta con tutto il rispetto per il tandem Messias-Saelemaekers. Affare fatto. Non sappiamo di quanto tempo avrà bisogno Pioli per trovare la chimica giusta, la famosa amalgama che non si compra al supermercato. Intanto, Furlani e Moncada gli hanno consegnato stoffa di altissima qualità, ora tocca al “sarto” Stefano.

La Juventus vive una fase di apparente calma piatta, in realtà sta lavorando (e molto) sotto traccia. A Romelu Lukaku ha chiesto di aspettare ancora, probabilmente la distrazione che ha creato la vicenda Mbappé (con quella mega offerta che il fuoriclasse francese non ha intenzione di accettare) ha aiutato e non poco. Sappiamo che l’Al-Hilal, che si svenerebbe per Kylian, è la stessa squadra che aveva puntato Lukaku. Intanto Romelu resiste, non ne vuole sapere, pur intuendo e non poco che il Chelsea gli sta alle costole perché vuole che vada. Ma Lukaku aspetta ancora la Juve, non fino alla conclusione del mercato, ma intanto con la fondata speranza che qualcosa possa cambiare presto. Cosa? La partenza di Vlahovic potrebbe aiutare non poco, sappiamo che in questi giorni il Paris Saint-Germain è preso dalla fastidiosissima vicenda Mbappè, ma intanto con Dusan ha parlato e ha raggiunto un’intesa di massima. Esattamente come oltre un mese fa aveva presentato un’offerta per Osimhen, sarebbe bene che il Napoli accelerasse per il rinnovo in modo da mettersi al sicuro e respingere qualsiasi spiffero. Lukaku è la scelta di Allegri, il piano B si chiama Jonathan David del Lille, siamo al rimbalzo di linea. Intanto, la Juve vuole cedere e il discorso coinvolge non soltanto Vlahovic, ma anche Bonucci, McKennie, lo stesso Zakaria, aspettando una decisione definitiva di Pogba. Con quel tesoretto la Juve andrebbe dritta anche su Franck Kessie che recentemente aperto pur avendo qualche ricca proposta araba e pur manifestando il desiderio di giocarsela a Barcellona. Proprio il club blaugrana ha dato disponibilità alla Juve per un prestito con diritto di riscatto che diventerebbe obbligo (alla Paredes, la scorsa estate). Ecco perché ora diventa prioritario vendere, prima che i buoi scappino dalla stalla…

Claudio Lotito ha incassato oltre 100 milioni, facciamo anche 120, da qualificazione Champions, secondo posto, qualificazione alla prossima Supercoppa italiana con nuovo format e cessione di Milinkovic-Savic. Eppure, siamo al 26 luglio e non ha ancora preso il sostituto di SMS. Non dopo che per il polacco (Zielinski) c’è stata una lunga attesa e un rimpallo infinito, aspettiamo comunque che il Napoli annunci il rinnovo. Nella lista per il dopo Milinkovic-Savic c’erano proprio Zielinski in testa, quindi Gedson Fernandes, in fondo Samardzic. Occhio a Sow per la regia, in uscita dall’Eintracht Francoforte, trattativa molto bene avviata e nome a sorpresa delle ultimissime ore. Qualcuno ci ha chiesto cosa volessimo dire con il tweet pubblicato domenica sera: avevamo parlato di un patron che stava tirando la corda in modo pericoloso, al punto da poterla spezzare. Adesso la Lazio deve completare i regali per la Champions: Zakharyan resta in pista come investimento, ma bisogna capire se Hudson-Odoi viene considerato comunitario o extra, deciderà il CONI nelle prossime ore. Sono giorni caldissimi.

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