TUM! Il Signor G. si è preso anche la Lega (e la Curva). Alejo e due CC: ma occhio al dossier “SK”

TUM. Il suono che sta caratterizzando l'estate rossonera, con dovuta citazione a Carlo Pellegatti, non si ferma più. Per i più cattivelli, TUM è un acronimo per i cugini in sede di mercato: "Tu Usi Mulattieri, (io no)". Si fa per ridere, nella goliardia da Derby dei social. Ma di base, il senso è più o meno lo stesso: il Milan non si ferma più. E il Signor G., inteso come Giorgio Furlani e non Gaber, ha messo a segno un altro colpo importante, fondamentale: la battaglia della Lega Calcio che ha portato la FIGC ad accettare i giocatori britannici come comunitari porta ovviamente la sua firma, nemmeno tanto occulta. Perché aspettando eventualmente la Lazio, vicina a Hudson-Odoi, l'unica squadra che guadagna uno slot da spendere sul mercato da qui al 1° settembre è proprio il Milan, con Loftus Cheek che passa nell'elenco degli europei. Al di là dell'importanza del risultato in sé, che libera molto di più le mani sul mercato a Moncada per ciò che manca, è chiaro che il punto sia un altro: con Giorgio Furlani al comando, il Milan sta finalmente riprendendo quel peso specifico che mancava da troppi anni nei palazzi che contano. E vedremo quali saranno effettivamente i prossimi sviluppi. 

Intanto, dopo Okafor e Chukwueze, non è finita qui: le parole su Instagram di Luca Lucci, responsabile della Curva Sud, sono oggettivamente condivisibili e mettono fine a ogni tipo di polemica e spaccatura nel tifo rossonero. Servivano poche chiacchiere e tanti fatti: l'attuale dirigenza ha dimostrato di operare proprio così. In attesa di sbloccare un mercato in uscita che rimane ancora enigmatico, i piani per i nuovi interventi procedono spediti: Alejo Veliz, attaccante del Rosario Central, è un profilo che i telespettatori di Sportitalia conoscono molto bene, visto che la Primera Division Argentina è una della nostre esclusive. Basta essersi imbattuti in una delle partita della squadra gialloblu per essersi fatti rapidamente un'idea: certi profili interessano a prescindere, per non rimpiangerli successivamente come già accaduto lo scorso anno. Enzo Fernandez e Julian Alvarez erano stati gli ultimi due argentini proposti da Moncada: non serve aggiungere altro. 

Al netto dei problemi di trattativa con il Valencia, Musah è un giocatore ugualmente interessante e utile alla causa: giovane ma già esperto. Un ragazzo responsabile e serio e che, cosa non banale, parla italiano: un plus importante in un ruolo delicato come quello in mezzo al campo, dove Pioli ha tanto da insegnargli. Anche perché, arrivasse Musah, la sua connotazione ideale sarebbe come mezzala, vice RLC: per caratteristiche fisiche ma soprattutto per voglia di migliorarsi, il ragazzo ha già dato l'ok a Pioli per maturare e imparare a giocare con continuità anche davanti alla difesa. Ma sarà un lavoro lungo: ecco perché, nel gioco delle priorità, l'idea di prendere due centrocampisti e non solo uno, sarebbe la scelta più corretta, inserendo un mediano puro nell'organico. Magari giovane e possente come Gorna-Douath (Salisburgo ancora), oppure come altri profili che in Europa non mancano e che vengono valutati: ma per sdoganare operazioni di una certa cifra, serve cedere.

Nel mezzo di tutto ciò che funziona, il dossier "SK" però è quello che scotta, quello che non deve finire sotto altri fascicoli. "SK" sta per Simon Kjaer che, come quarto centrale, attualmente ricopre ancora un ruolo molto importante nelle rotazioni. Ma in una politica in cui il risparmio non è un'opzione, prendersi un rischio del genere potrebbe essere molto dannoso: ecco perché un difensore centrale di livello sarebbe auspicabile. Ma al Signor G. non bisogna ricordare nulla: il suo taccuino è già ricco di appunti, precisi e dettagliati. 26 luglio oggi, 2 agosto il prossimo appuntamento qui insieme: iniziamo a contare? Tum… Tum… Tum…

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