ESCLUSIVA SI Scamacca, lo scopritore: “Convinto andasse alla Roma”

Manca solo l'ufficialità, ma Gianluca Scamacca è di fatto un nuovo giocatore dell'Atalanta. Assieme ad El Bilal Touré avrà l'arduo compito di sostituire un certo Rasmus Hojlund, ieri pomeriggio annunciato dal Manchester United.

Nella passata stagione tra le fila del West Ham, l'attaccante romano classe 1999 ha totalizzato 27 presenze e 8 gol. L'annata è terminata poi con la vittoria della Conference League nella finale di Praga contro la Fiorentina. 

Sportitalia.com ha contattato Emiliano Leva, allenatore del centravanti ai tempi delle giovanili della Lazio, ovvero nel triennio 2009-2012. 

Dopo le voci che circolavano da mesi, si aspettava che Scamacca sarebbe finito all'Atalanta? 

"Mi ero sentito via messaggio con Gianluca alcune settimane fa, e lui mi scriveva che c'erano dei contatti con la Roma. Infatti, sempre in quei giorni il West Ham lo aveva escluso da una delle amichevoli. Personalmente ero convinto andasse alla Roma. So anche dell'Inter, che per Gianluca poteva certamente essere una buona ipotesi, ma magari lì sarebbe stato chiuso da altri attaccanti e non avrebbe trovato moltissimo spazio.

Non mi aspettavo dell'Atalanta, anche per me è stata una sorpresa. Ma Gasperini cercava un giocatore di peso in attacco". 

Avrà però non poca pressione, vista anche la cifra spesa dall'Atalanta. Oltre che il compito di sostituire Hojlund. 

"Se l'Atalanta ha fatto questo importante investimento, significa che crede nelle sue potenzialità e nel giocatore che si sta affermando. Per Gasperini sarà una pedina molto importante". 

Mi ha di fatto anticipato, perché volevo proprio chiederle come vede Scamacca con Gasperini da un punto di vista tattico.

"Sono convinto che Gianluca si sposa bene nel 3-4-2-1 di Gasperini. Avrebbe vicino due mezze pinte, inoltre lo stesso tecnico in questione predilige il gioco sulle fasce. E da questo punto di vista Gianluca, oltre che essere un ottimo bomber in area, è anche forte di testa. Credo l'Atalanta sia un ottimo contesto per lui". 

Come valuta questa sua annata al West Ham? Ci si poteva aspettare qualcosa in più? 

"Giocare fuori da casa non mai facile, soprattutto il primo anno. Con il West Ham aveva cominciato molto bene, poi ha avuto una serie di infortuni che lo hanno bloccato. Quando stai fermo a lungo e perdi la condizione è difficile riprendersi subito.

Tirando le somme è stata una stagione positiva, è sicuramente cresciuto. Direi che questo è il momento giusto per tornare in Italia, dove per forza di cose sarà monitorato di più Mancini. Inoltre, dopo che in questa annata ha giocato in Conference, con l'Atalanta disputerà l'Europa League, altra competizione molto importante e dove sono sicuro che farà bene".

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