E meno male che nella pausa… Scandalo infiammato dalle nuove clamorose rivelazioni di Corona. L’ultimo film di De Laurentiis e l’obiettivo conclamato della Juventus

E meno male che nella pausa ci si annoia… Se solitamente la sosta del campionato viene identificata come un periodo nel quale si tirano le somme rispetto a quello che è successo fino ad allora, magari cercando di impostare quello che potrebbe accadere nel futuro anteriore, gli ultimi sette giorni sono stati vissuti ad altissima velocità.

Un ritmo talmente incessante e pericoloso, da far sfiorare lo schianto a chiunque si sia trovato coinvolto nella cronaca calcistica delle ultime ore. Si rischia di essere superati dagli eventi nel caso scommesse che sta inevitabilmente catalizzando l'attenzione Nazionale da 48 ore a questa parte.

Fino all'impennata di ieri sera, quando in esclusiva su Sportitalia, proprio Fabrizio Corona, colui il quale ha scoperchiato ormai 5 mesi fa il cosiddetto vaso di Pandora, ha aggiunto dettagli che potrebbero risultare decisivi ai fini delle evoluzioni che seguiranno. Questo il virgolettato: "Ho una notizia bomba: la polizia è andata a Coverciano solo dopo che è venuta da me, altrimenti non sarebbe mai andata a colpo sicuro, non lo avrebbero fatto prima della partita della Nazionale. Se Tonali e Zaniolo sono andati via da Coverciano è perché evidentemente è vero. Sto andando a prendere le prove dalla fonte zero: non sono coinvolti solo loro due. La Juventus sapeva di Fagioli dal primo agosto, quando è uscita la notizia non l'ha portato in Tournée e ha cercato di pulirlo, omettendo di denunciare. Questo è un reato da retrocessione. Sto facendo un'inchiesta pulita al pari della Magistratura. Non sono coinvolti arbitri e allenatori. Se dovessero ammazzarmi sarei contento: sarebbe la fine di una storia bruttissima”. Il garantismo resta un dogma intoccabile, beninteso, ma i fatti si sono già incaricati di confermare le precedenti indiscrezioni.

Alle rivelazioni antecedenti divulgate dal suo DilligerNews, corredate da nomi e circostanze, hanno fatto seguito sostanzialmente immediato anche le conseguenze.

La scelta della Figc di far lasciare Coverciano a Tonali e Zaniolo è una presa di posizione eloquente, alla ricerca di un chiarimento a questo punto inevitabile per dare credibilità ad un movimento che la sta perdendo un aggiornamento dopo l'altro. E senza falsi moralismi.

Addentrandosi negli scivolosi meandri dei fatti, la discriminante sembra fare riferimento all'oggetto delle scommesse dei calciatori sin qui coinvolti. Se Fagioli nel suo interrogatorio ha ammesso di averlo fatto anche sulla disciplina che pratica, non è dato sapere almeno per il momento se i due azzurri abbiano fatto altrettanto una volta che accompagnati dal capo delegazione Buffon sono stati a colloquio con i rappresentanti delle Forze dell'Ordine presenti a Coverciano.

Una situazione che arriverebbe inesorabilmente a precipitare se fosse comprovato che qualcuno dei calciatori coinvolti abbia addirittura scommesso sulla propria squadra, come peraltro specificato in maniera piuttosto esplicita dalle anticipazioni sin qui chirurgiche divulgate dallo stesso Fabrizio Corona attraverso Dillingernews. Aspetto che aggraverebbe a dismisura la posizione del soggetto coinvolto.

A tal proposito vale la pena ricordare come il gioco d’azzardo non sia di per sè un reato, se non su piattaforme illegali: ma uno sportivo, qualunque sia il ruolo (atleta, allenatore o dirigente) non può scommettere sullo sport che pratica. Su questo aspetto, è inequivocabile l’articolo 24 del Codice di giustizia sportiva: c’è il divieto per “i soggetti dell’ordinamento federale, dirigenti, soci e tesserati delle società appartenenti al settore professionistico di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi a incontri ufficiali organizzati nell’ambito della Figc, della Fifa e della Uefa”.

Insomma, i prodromi dell'ennesimo scandalo all'italiana ci sono tutti, e non ci resta che raccontarne evoluzioni e conseguenze con la nausea ed il disgusto che ne seguirebbe in allegato se le indagini dovessero portare ad una realtà cui nessuno vuole dare materia, ma che è già nella testa di tutti gli addetti ai lavori.

Ah sì, c'è anche il campo. Ci sono anche le lune di De Laurentiis che con le parole e le azioni esautora il suo allenatore, approccia le alternative nel tentativo di portarle a casa e poi una volta incassato il rifiuto della prima scelta, decide di tornare sui propri passi presenziando all'allenamento in una veste quasi di tutor, come se fosse possibile restituire credibilità ad un progetto tecnico al quale lui stesso la ha sottratta.

Rudi Garcia resta alla guida del Napoli da sfiduciato, da tecnico che già prima di questo trambusto faticava a mantenere saldo il polso della spogliatoio come testimoniato in maniera eloquente dalle reazioni dei suoi stessi giocatori alle sue scelte tecniche. Una missione destinata a fallire, quasi come un film nel quale il tecnico sembra più un attore involontario che subisce la scena, che un protagonista in grado di ribaltare la trama.

Nella folle settimana che stiamo vivendo c'è stato spazio anche per accennare qualche discorso di mercato, quasi immediatamente soppiantato però da una cronaca che ha fagocitato ogni possibile bozza di trattativa o idea da cercare di approfondire. La sostanza porta a pensare che dovendo identificare la protagonista designata per il mese di gennaio, questa sia da far aderire al profilo della Juventus. Non fosse altro perchè un intero reparto bianconero è stato funestato dalla sospensione di Pogba prima e da quello che realisticamente potrebbe accadere a Fagioli immediatamente dopo. Da settimane raccontiamo di come Giuntoli apprezzi e segua da vicino il profilo dell'ultimo Thuram della dinastia, ma per addentrarci nei particolari di una trattativa che ancora non ne ha, attendiamo riscontri più concreti del gradimento ormai acclarato e soprattutto che il senso di nausea per i contorni assunti dal nostro calcio si faccia faticosamente da parte.

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