Poker Italia su Malta e via i pensieri per una sera

A suon di gol si mandano via le nuvole, o almeno ci si prova. In un San Nicola in festa l’Italia si impone con un perentorio 4-0 su Malta che esce annichilita dal rettangolo verde dopo il poker messo a segno dagli azzurri grazie alla doppietta di Berardi, il primo gol di Bonaventura e l’immancabile Frattesi sul finale. L’Italia agguanta l’Ucraina a 10 punti, pur sempre con una partita in meno.

Malta mai pericolosa, l’Italia risponde a tono

Contro Malta era necessario vincere, per la classifica del girone e per la qualificazione a Euro2024 senz’altro, ma anche indiscutibilmente per mettere a tacere almeno per una sera tutto ciò che riguarda l’extra campo e la vicenda scommesse che vede gli azzurri protagonisti in negativo da vicinissimo.

Spalletti è costretto a fare a meno Tonali e Zaniolo per l’inchiesta scommesse avanzata in settimana, ma il neo Ct azzurro riesce ad arrangiarsi e lo fa ottenendo un risultato ottimale contro un avversario che permette di farlo senza porre evidenti limiti all’Italia.

A sbloccare il match è stato Jack Bonaventura, che torna a vestire la maglia della Nazionale dopo 3 anni assenza e centra il suo primo gol in azzurro, diventando così il calciatore più anziano a segnare la prima rete con la maglia dell’Italia con i suoi 34 anni.

Berardi non è una sorpresa ed è suo il raddoppio arrivato sfruttando un perfetto assist di Barella; sempre lui nella ripresa firma il tris avendo la meglio su Bonello che consente la doppietta personale del capitato del Sassuolo.

Infine, Frattesi che partita dopo partita sta collezionando numeri record con gli azzurri. Palla del poker in rete e triplice fischio all’istante.

Settimana delicata, adesso testa a Wembley

L’Italia chiude una settimana delicata tanto quanto complicata dando una risposta sul campo che non mette a tacere le polemiche, ma le placa indubbiamente. L’attesa cresce per fare chiarezza e mettere un punto alle qualificazione per l’Europeo di Germania. L’appuntamento decisivo è quello di Wembley. Posto del cuore per una nazionale che tutt’ora ha limpido il ricordo di un Europeo vinto mentre, deve con le unghie e con i denti aggiudicarsi la qualificazione al prossimo.

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