Inzaghi alla vigilia di Inter-Arsenal: “Nessun turnover robusto. Io in Premier? C’è stata la possibilità”

Alla vigilia di Inter-Arsenal, Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa per presentare la sfida alla squadra londinese.

Ha visto qualcosa che non ha funzionato e su cui lavorare?
Sappiamo dove stiamo lavorando bene: non dimentichiamo che nelle ultime otto partite l’Inter ha fatto sette vittorie e un pareggio. Dobbiamo sempre pensare che abbiamo contro avversari organizzati. Dopo il Venezia ho fatto i complimenti alla squadra, sono stati bravissimi e hanno fatto tutto quello che gli avevo chiesto. L’unico neo è non aver chiuso la partita con tutte le occasioni avute. Non saremmo dovuto arrivare al 97′ sull’1-0, ma non dimentichiamo che ci sono avversari che provano a metterci in difficoltà come il Venezia. Ha giocato un’ottima gara e ci ha creduto fino alla fine. Ora ci aspettano due partite difficilissime. Ragioniamo gara dopo gara: la prima è l’Arsenal, una delle più forti d’Europa, sappiamo di aver speso tanto e cercheremo di giocare due grandi match“.

La coppia Taremi-Lautaro è compatibile ? Mentre Arnautovic come sta? Dopo lo Young Boys non si è più rivisto.
L’avreste rivisto, ha un problema da dieci giorni: un’infezione a un occhio, che fatica ad andare via. Vediamo domani. Stamattina si è allenato bene: con questi ritmi basta un problemino per saltare tre partite. Però sta lavorando bene. Lautaro e Thuram mi sembra che abbiano recuperato abbastanza bene, Taremi è un po’ più fresco: siamo a 40 ore dalla gara contro il Venezia. Oggi ho schierato una squadra contro i più affaticati, domattina faremo allenamento leggero e cercherò di scegliere la formazione migliore“.

Finora ha fatto più turnover in Champions League. Se non si perde contro l’Arsenal le possibilità di andare direttamente ottavi di finale sono concrete, è possibile comunque un robusto turnover?
Robusto non penso, ragiono partita dopo partita. Purtroppo abbiamo avuto Milan, Juventus e Napoli sempre dopo le partite di Champions. Solo l’Inter ha sempre trovato una partita impegnativa dopo la Champions. A Empoli siamo rimasti in superiorità numerica e non abbiamo speso tantissimo a livello di energie. Prima del Venezia avevo tanti giocatori assenti a causa delle partite ravvicinate. Calhanoglu, Zielinski, Asllani: tutti hanno avuto delle problematiche. Domenica abbiamo speso di più rispetto ad Empoli, ma i ragazzi oggi avevano recuperato comunque abbastanza bene, ma ho fatto un allenamento più al video che in campo“.

Siamo a metà della prima fase della nuova Champions, si può fare un bilancio sul format? Le sta piacendo?
Per noi allenatori è molto più difficile, ma anche per i giocatori. Prima preparavi tre squadre, era più semplice. Adesso devi fare otto partite diverse: prima dopo le prime tre partite avevi in testa una classifica. Adesso, invece, sai le posizioni e quanti punti potrebbero servire, però i piazzamenti si cambieranno su un gol fatto o subito in più o in meno. La squadra ne è consapevole, probabilmente il girone unico è più affascinante, divertente, ma è anche più difficile. Lo spettacolo aumenta, ma è più impegnativo“.

Guardando Champions e campionato, è più importante un successo sull’Arsenal o sul Napoli?
Ci servirebbero entrambi. Sappiamo che giochiamo contro due squadre forti. Ora pensiamo alla sfida di domani: incontriamo una squadra tra le migliori d’Europa, con un’identità molto riconoscibile e un grande allenatore. L’Arsenal lo riconosci in mezzo a 100 squadre. Si sono giocati gli ultimi due titoli inglesi col Manchester City“.

Arteta è il primo allievo di Guardiola, sarà una partita simile a quella col City?
“Cercheremo di tenere la palla il più possibile. Affrontiamo una squadra che fa una pressione offensiva importante. Sarà un problema per noi quando avranno la palla loro, ma varrà anche il contrario“.

Il calcio inglese la affascina? Si vede un giorno ad allenare lì?
È un calcio molto affascinante, che piace a tutti gli allenatori. Non nego che c’è stata la possibilità in questi anni. Anche quando ero alla Lazio, però stavo bene alla Lazio e ora sto bene all’Inter. Mi piace, mi intriga, ma sono in una dei migliori club d’Europa e sto bene qua. Sul futuro nessuno può avere certezze“.

Arsenal e Napoli arrivano da due sconfitte. Si aspetta un surplus di motivazione?
Sì, tutti le grandi squadre reagiscono dopo una sconfitta: guardate anche noi dopo il derby… È normale trovare squadre con voglia di rivalsa, ho visto la gara tra Arsenal e Newcastle: giocare in casa del Newcastle non è semplice, ma è stata una partita aperta e affascinante. Troveremo una squadra che ha perso due giorni e mezzo fa, vorrà riscattarsi a San Siro“.

Thuram ha conquistato sette rigori su diciassette da quando è all’Inter. Numeri così li aveva solo suo fratello Pippo… Ha portato anche a diverse espulsioni, c’è una spiegazione tecnica?
Sta lavorando benissimo, deve continuare così. Domenica ho visto valutazioni ingiuste per la sua gara. Ha sbagliato due gol importanti come i compagni, ma ha fatto una bella prestazione. Oggi mi ha detto di aver recuperato abbastanza bene e lo valuterò. È un grandissimo valore aggiunto per noi, deve continuare in questa crescita“.

Domani per l’Arsenal sceglierà solo in base alla condizione atletica o guarderà anche al Napoli?
Noi allenatori dobbiamo fare tante scelte, tutti i giorni. Il Napoli ora non è nei miei pensieri, prima c’è l’Arsenal. Esempio: se Bastoni è al 100%, con l’Arsenal gioca. Oggi non era al 100% e, anche se è un ragazzo di grande disponibilità, era un po’ affaticato. Mi ha detto che può giocare, ma devo valutare. A Empoli era riuscito a spendere meno energie, mentre domenica è stato costretto ad uscire coi crampi. Oggi ha fatto un allenamento più leggero e stasera valuteremo i dati, non pensando al Napoli. La priorità è quella, è una delle quattro favorite per la vittoria finale della Champions League“.

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