Inter, voglia di rivalsa nel derby. Pochi dubbi per Inzaghi, le ultime

Questa sera alle 18 ci sarà il big match di giornata, il derby di Milano tra Milan e Inter. Situazioni opposte, i nerazzurri hanno voglia di rivalsa dopo la sconfitta in finale di supercoppa. Titolarisimi per Simone Inzaghi che ripartirà dal 3-5-2 con Sommer tra i pali, terzetto difensivo formato da Pavard, de Vrij e Bastoni. Dumfries e Dimarco sugli esterni, in mezzo Barella, Zielinski e Mkhitaryan. Non si tocca il tandem d’attacco, spazio a Lautaro Martinez e Thuram.

La probabile formazione dell’Inter

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, de Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Zielinski, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. All. Inzaghi.

Le parole di Inzaghi in conferenza

Il derby è una partita speciale, si arriva da una gara di Champions. Come si gestisce l’aspetto mentale?
“Sappiamo tutti cosa rappresenta un derby. Sarà una partita difficile, piena d’insidie. Il Milan ha tanti ottimi giocatori, ci vorrà un’ottima Inter che sia aggressiva e determinata. Per noi è una gara molto importante”.

Che gara sarà tatticamente? Il Milan sta cambiando tanto, anche in attacco…
“Conosciamo il valore della squadra che andremo a incontrare. Quest’anno i primi due derby sono andati male da parte nostra. Nel primo abbiamo perso meritatamente e loro hanno fatto molto bene, nel secondo eravamo in controllo e non siamo stati bravi negli episodi. Il primo gol era stato viziato da un fallo su Asllani, ma non siamo stati bravi a reagire e abbiamo sbagliato più volte il gol del 3-1. Abbiamo visto tutti com’è finito, dovremo essere più bravi nella gestione dei momenti delle sfide”.

Come sta Hakan Calhanoglu? Sarà della partita? Come si spiega i tanti problemi fisici?
“Per quanto riguarda Calhanoglu e Acerbi, ieri hanno fatto il primo allenamento in gruppo dopo tanto tempo e hanno svolto un discreto lavoro. Stanno meglio e si candidano per poterci dare una mano. Quest’anno Calha ha avuto qualche problema in più e stiamo cercando di recuperarlo nel migliore dei modi e il più in fretta possibile, sapendo che le altre volte ha saltato massimo una-due partite. Questi stop l’hanno rallentato, sappiamo tutti cosa rappresenta Hakan per noi”.

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