Un triste annuncio ha colpito nelle ultime ore il mondo del pugilato: se ne va un grande campione.

Una sconvolgente notizia ha lasciato senza fiato tutto l’ambiente del pugilato italiano. È scomparso all’età di 85 anni, l’ex pugile bresciano Giuliano Nervino, campione italiano dei pesi welter. Era stato un grande protagonista della boxe in Italia negli anni ’70, quando aveva vinto per ben due volte il titolo nazionale nella sua categoria. La prima volta nel 1972, battendo prima a Brescia, il 19 novembre, l’allora tricolore in carica Marco Scano con un KO tecnico alla sesta ripresa. Poi si era ripetuto nello stesso anno, difendendo il primato il 26 dicembre, sempre sul ring di casa, contro Piero Vargellini.
Non riuscì nel tris l’anno dopo, quando fu sconfitto proprio da Scano, che si prese la sua rivincita. Quello fu anche l’ultimo match di una onorata carriera per Giuliano Nervino, che lasciò così la boxe con grande orgoglio. Una brutta perdita per il mondo del pugilato e dello sport bresciano. Nervino era stato un grande protagonista nel panorama nazionale anche negli anni precedenti, arrivando diverse volte a contendersi il titolo. Nel 1961, invece, aveva raggiunto in primo grande traguardo della sua carriera, vincendo il titolo dei pesi welter ma nella classe dilettanti.
Addio a Giuliano Nervino, pugilato in lutto
La boxe bresciana è in lutto per la scomparsa, avvenuta lunedì, del mai dimenticato Giuliano Nervino che fu campione italiano dei welter negli anni ’70. L’ex campione che aveva compiuto da poco gli 85 anni è stato per lungo tempo un grande protagonista a livello nazionale e internazionale.
Dopo la vittoria degli Assoluti di Bologna nel 1961, Giuliano Nervino fece il proprio debutto anche tra i professionisti, inanellando una striscia di 17 vittorie consecutive. A fermare il suo record di imbattibilità fu Parmeggiani. Nel 1964 fu protagonista poi di un grandissimo incontro, perso solamente ai punti, contro Carmelo Bossi, che poi diventerà campione del mondo nel 1970. L’apice della sua carriera arriva sicuramente nel 1972, quando riesce a sconfiggere con un incontro clamoroso il sardo Marco Scano di fronte al pubblico di casa.
Dopo la sconfitta nel rematch contro il pugile cagliaritano, Giuliano decise di appendere i guantoni al chiodo con un record di 35 vittorie, di cui 16 prima del limite, 10 sconfitte e 1 pari. Incontrò i migliori dell’epoca con risultati alterni, la sua boxe d’attacco lo portava a rischiare, ma a guadagnarne era lo spettacolo.