Tutto pronto per il ritorno in campo di Jannik Sinner. Il numero 1 del Mondo, dopo la squalifica di tre mesi per il caso Clostebol, tornerà in campo per gli Internazionali di Roma. Cosa bisognerà aspettarsi da lui? Filippo Volandri, Commissario Tecnico della Nazionale italiana, a La Gazzetta dello Sport è stato chiaro: “Non aspettatevi subito una vittoria”.
Le parole di Filippo Volandri

“In questi 25 anni è cambiato tutto. Una volta si giocava di più sul rosso, bisognava adattarsi al cemento. Oggi è il contrario. La terra è una superficie che va preparata, non ci si arriva più per abitudine, bisogna costruirsi sopra. Gli scambi sono più lunghi, la palla rimbalza più alta, serve più spinta. E poi bisogna controllare le scivolate, che sulla terra sono fondamentali. Anche se oggi si vedono pure sul veloce, la terra ti obbliga a gestirle meglio e a farne parte del tuo gioco”.
E ancora: “Il Roland Garros è l’obiettivo, e un torneo di due settimane giocato su cinque set va affrontato con un serbatoio pieno. Jannik negli ultimi anni non ha mai potuto fare una vera preparazione invernale, tra Finals, Davis e calendario fitto. Questa pausa, se ben gestita, può essere la chiave per guadagnare condizione non solo per la stagione in corso, ma anche per quelle successive. Il servizio sarà uno degli elementi su cui lavorare. Cercare più angoli, usare il servizio a uscire, lavorare sul rimbalzo alto. Picchiare e basta sulla terra non funziona: la superficie assorbe potenza, bisogna variare, portare l’avversario fuori dal campo fin dai primi colpi. Anche se Sinner ha una mentalità da fenomeno e so da Vagnozzi che è già molto concentrato e motivato, bisogna ricordarsi che non gioca da tre mesi. È umano che serva tempo per ritrovare il ritmo. Le vittorie arriveranno, ma non bisogna avere fretta. Serve pazienza”.