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Genoa-Lazio, le formazioni ufficiali: la scelta su Marusic e Castellanos

Manca circa un’ora all’inizio della sfida tra il Genoa e la Lazio: queste le scelte ufficiali di formazione da parte di Patrick Vieira e Marco Baroni.

Lazio Baroni
Marco Baroni, allenatore Lazio

Genoa-Lazio, le formazioni ufficiali

Genoa (4-2-3-1): Leali; Otoa, De Winter, Vasquez, Martin; Masini, Frendrup; Norton Cuffy, Thorsby, Vitinha; Pinamonti. All. Vieira

Lazio (4-2-3-1): Mandas; Lazzari, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Marusic, Dia, Zaccagni; Castellanos. All. Baroni

Guendouzi: “Alla Lazio sono molto felice. Ritorno all’OM? Tutti sanno che lo porto nel cuore”

Matteo Guendouzi,
(Ansa) – Sportitalia.it

Matteo Guendouzi, centrocampista della Lazio, ha rilasciato un’intervista Carré, questo un estratto delle sue dichiarazioni.

Si gode Roma?

“Posso farlo di tanto in tanto se andiamo al ristorante, ma quando devo giocare tre partite a settimana è impossibile perché ci vuole tempo per recuperare”.

Che tipo è caratterialmente? Spesso viene additato come uno troppo polemico.

“L’aspetto mentale per me è fondamentale, bisogna avere la voglia di vincere sempre e di essere il migliore in campo per aiutare i propri compagni. Questo è quello che ti aiuta quando giochi male o stai vivendo un brutto periodo. Io credo in me stesso, so dove voglio e dove posso arrivare. Resto me stesso, naturale. Voglio essere sempre il migliore e questo crea tante emozioni positive e negative durante le partite e in allenamento, ma anche quando giochiamo a ping-pong o a biliardino. Le persone lo sanno che sono fatto così. Ovviamente anche con la famiglia e gli amici voglio vincere, ma sempre ridendo. È diverso da una partita di calcio di alto livello dove conta il risultato”.

Quali sono le sue qualità migliori?

“È il caso di parlare con Emery, Sampaoli, Sarri, Deschamps, che sono grandi allenatori che hanno vinto molti trofei che hanno visto qualcosa in me. Loro conoscono il calcio e vedono le caratteristiche e i difetti di ogni calciatore”.

Cosa rappresenta per lei la Nazionale?

“Devi sempre essere nella forma migliore possibile. Nel club diciamo che non puoi sbagliare, hai un certo status e le persone si aspettano molto da te. Così come con la Francia: si tratta di una delle migliori squadre del mondo, i più grandi giocatori. Devi renderti conto che se ti convocano è perché te lo meriti, hai delle qualità e che il tuo lavoro viene ricompensato. La Nazionale quando ero giovane era solo un sogno, poi è diventato un obiettivo. L’obiettivo è tornare a vestire la maglia della Francia ed essere presente per il futuro e per aiutare i compagni. Prima di tutto però devo fare bene nel mio club, la cosa più importante è avere continuità in campionato e in Europa”.

Cos’è il derby per lei?
“Appena arrivi alla Lazio subito tutti i tifosi ti parlano del derby, anche mesi dopo. È una partita molto sentita per loro, come se fosse la più importante. Giochi contro la tua rivale principale, è come se ti giocassi il dominio di Roma da lì al prossimo derby. È una gara che si vive e si sente sin dall’inizio con i tifosi, le persone del club e i compagni che stanno qui da più tempo che te ne parlano. Quando perdi invece i giorni successivi sono molto difficili. Il derby di Roma è simile ai grandi classici come PSG – Marsiglia, Lione – Marsiglia perché i giocatori vogliono far vedere chi è più forte. C’è tanto stress e frustrazione a causa dei risultati”.

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