Tutto pronto allo stadio Tardini per la sfida tra il Parma e la Juventus. Sono ufficiali le scelte di formazione da parte di Christian Chivu e Igor Tudor.

Parma-Juventus, le formazioni ufficiali
Parma (3-5-2): Suzuki; Vogliacco, Leoni, Valenti; Delprato, Bernabé, Keita, Sohm, Valeri; Pellegrino, Bonny. All. Chivu.
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Veiga, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Nico Gonzalez, Kolo Muani; Vlahovic. All. Tudor.

Juventus, Tudor in conferenza: “Traghettatore? Brutta parola
Igor Tudor, tecnico della Juve, ha parlato in conferenza stampa. Traghettatore? “Rispondo come ho sempre risposto sempre. Traghettatore è una brutta parola. Io sono in Italia da 15-20 anni e quando la leggo non mi dà una bella sensazione. Uno quando arriva è un allenatore, allena. Poi la vita di un allenatore può cambiare in un nonnulla: magari uno ha un contratto lungo, perde 3-4 partite e va a casa. L’allenatore è solo, vive partita dopo partita: senza programmazioni, senza futuro. Il futuro si costruisce oggi, dal passato si prendono lezioni e non ci si pensa più: pensare troppo al futuro dà ansia, non dà altro. Devi prepararti al massimo, così quando arriva la partita vai a mille. È tutto quello che conta, il resto conta zero”.
Sulle palle inattive?
“Si abbiamo lavorato di più. Però va detto ci mancano alcune caratteristiche di peso specifico, di età ed esperienza, un po’ quella malizia che generalmente nella squadra potrebbe mancare un po’ sui calci piazzati. Stiamo provando a crescere in fretta. Ho visto la predisposizione e la voglia di migliorare. Speriamo di fare meglio”.
Come ha visto Vlahovic?
“Lavoriamo e parliamo tutti i giorni, ascolta e apprende bene, prova a mettere tutto e quello è fondamentale: è stato apprezzato anche dal gruppo, ha messo due belle palle e non è poco, poi è chiaro che vuole i goal e arriveranno”.
L’ha stupita la personalità di Veiga?
“È vero, ha 22 anni e ha una personalità di uno di 30, quello è sicuro. Ha delle doti, è veloce, parla, anche in campo aperto è difficile che uno gli scappi. Può crescere su certe cose, stiamo lavorando ancora. Ha un futuro davanti a sé e oggi abbiamo fatto una bella chiacchierata e gli ho detto che dipende tutto da lui. Cioè, lui puó avere un grande futuro, è ancora giovane. Però, in questa squadra, è un tasto importante dal punto di vista mentale, a parte a livello qualitativo, però è una personalità la sua che serve alla squadra”.