L’Inter di Inzaghi ha costruito le sue fortune stagionali sulla coppia d’attacco Thuram-Lautaro, la “ThuLa”, capace di devastare le difese avversarie con tecnica, velocità e intesa. Ma quando uno dei due manca, come accaduto con l’infortunio del francese, l’attacco nerazzurro sprofonda in un buco nero. Un vuoto offensivo che inghiotte tutto e tutti, lasciando dietro sé solo ombre e rimpianti. I recenti esempi di Correa e Taremi ne sono la conferma più lampante.
Correa e Taremi: due fantasmi nell’attacco interista

Joquín Correa, prima di ieri, è l’ultimo simbolo di questo smarrimento. Schierato titolare a Bologna dopo due mesi di anonimato, ha vagato per un’ora senza mai accendersi, fino alla prevedibile sostituzione. Un film già visto. Discorso simile per Taremi, che nel derby perso 3-0 contro il Milan non ha mai tirato in porta e ha toccato appena 10 palloni. Il paragone con Jovic, autore di due reti nella stessa partita, è impietoso. L’iraniano non segna su azione da gennaio, e i fischi di San Siro ormai accompagnano ogni suo ingresso in campo. Gli infortuni e la difficoltà d’adattamento al calcio italiano lo stanno lentamente relegando ai margini.
La speranza si chiama Arnautovic
Con Thuram ancora in dubbio per la semifinale di Champions contro il Barcellona, Simone Inzaghi si aggrappa a Marko Arnautovic. L’austriaco, spesso utilizzato a partita in corso, ha però dimostrato di rendere molto meglio da titolare: quattro gol nelle ultime quattro da inizio gara, contro Fiorentina, Monza, Udinese e Cagliari. In vista della trasferta con la Roma, potrebbe essere lui l’uomo su cui puntare. Dietro la ThuLa, Arnautovic è l’unico che sembra poter illuminare il buio. Almeno per ora.